Anpa(Confagri),decreto anziani non autosufficienti è primo passo



<p> (ANSA) - ROMA, 02 FEB - "Aspettavamo l'approvazione del provvedimento del Governo per le persone anziane e, in particolare, per i non autosufficienti. Un atto determinante per una popolazione che riguarda 10 milioni di persone, tra i 3,8 milioni di anziani, i loro familiari e chi l'assiste professionalmente. Il decreto &egrave; stato approvato lo scorso 25 gennaio e, pur apprezzando l'attenzione a molti aspetti importanti, come il processo di valutazione multidimensionale dell'anziano non autosufficiente, serve ancora definirne alcuni aspetti sostanziali". Lo afferma Angelo Santori, segretario nazionale dell'Anpa, che riunisce i pensionati di Confagricoltura, elencando i risvolti che l'associazione ritiene vadano ancora chiariti del provvedimento. <br/> &nbsp;&nbsp;&nbsp; Dal 2025 a circa 25mila anziani ultraottantenni non autosufficienti, con un livello di bisogno assistenziale gravissimo e con un Isee inferiore a 6mila euro, sar&agrave; destinata la "prestazione universale" ovvero dall'assegno di accompagnamento attualmente pari a 531,76 euro si passer&agrave; a 1.380 euro da poter spendere per pagare badanti o assistenti familiari o altri servizi. Si tratta di una sperimentazione di due anni che se porter&agrave; risultati consentir&agrave; di allargare la platea. <br/> &nbsp;&nbsp;&nbsp; Per l'Anpa la questione non &egrave; la dotazione finanziaria, ma la visione prospettica del provvedimento. "Anche se le risorse sono importanti - rileva Santori - fondamentale &egrave; il progetto anziani nella sua interezza e nel suo sviluppo, nel rispetto della legge delega 33, sulla non autosufficienza. Per questo motivo, auspichiamo che il Governo possa compiere una revisione del decreto, in particolare assicurare agli anziani la possibilit&agrave; di continuare a vivere a casa". <br/> &nbsp;&nbsp;&nbsp; I pensionati di Confagricoltura indicano tra le priorit&agrave; una riforma dei servizi domiciliari che individui, oltre alle linee d'indirizzo, criteri vincolanti capaci di riformare l'assistenza a domicilio. Vanno anche riqualificate le strutture residenziali: seppure il decreto contempli luoghi accoglienti, occorre andare oltre le prime indicazioni. <br/> &nbsp;&nbsp;&nbsp; "Auspichiamo che il welfare sostenga anche le classi medie, che venga rivista l'indennit&agrave; d'accompagnamento. &Egrave; importante la gestione unitaria delle risorse, ora troppo frammentate. Occorre anche rinforzare il Sistema Nazionale per la Popolazione Anziana non Autosufficiente e quello di monitoraggio integrato di servizi e interventi. Soprattutto - conclude Santori - &egrave; fondamentale coinvolgere il Patto, a cui aderiamo, prima della definitiva approvazione del provvedimento". (ANSA). <br/> &nbsp;&nbsp;&nbsp; </p>









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