(ANSA)- ROMA, 28 LUG - I 'super- diffusori' del coronavirus riempiono l'aria del virus in un ambiente chiuso, ma proteggersi con la mascherina può aiutare a limitare i contagi. Lo rileva uno studio del Centro svizzero per la salute occupazionale e ambientale, pubblicato sulla rivista Jama Network Open. Secondo i ricercatori la maggior parte delle persone infette con una tipica carica virale Covid non inonda l'aria con goccioline respiratorie infette da coronavirus e il rischio di contagio tende ad essere relativamente basso. Ma una persona gravemente infetta che tossisce frequentemente può riempire una stanza scarsamente ventilata con 7,4 milioni di copie di coronavirus per ogni metro cubo d'aria. Lo studio sottolinea anche l'importanza "di una rigorosa protezione respiratoria quando esiste la possibilità di trovarsi nella stessa stanza soprattutto se piccola con un individuo, sintomatico o meno, specialmente per un periodo prolungato". Per la ricerca, gli studiosi svizzeri Michael Riediker and Dai-Hua Tsai hanno raccolto dati da una manciata di studi precedenti che hanno monitorato la quantità di coronavirus che la persona infetta media emetterà respirando normalmente, così come il virus rilasciato da una molto malata che tossisce spesso.    Il team ha quindi utilizzato un modello matematico per stimare la quantità di virus che un paziente a bassa o alta emissione può rilasciare nell'aria di una stanza chiusa. E' emerso che un paziente con Covid-19 con un'alta carica virale rilascerà una grande quantità di virus nell'aria, specialmente quando tossisce. I cosiddetti super-diffusori non sono per fortuna molto comuni, ma se sono impegnati in attività come parlare ad alta voce o cantare, le loro emissioni virali possono aumentare di 1 o 2 ordini di grandezza secondo i ricercatori.    (ANSA).