Marijuana stimola 'voglie' cibo, scienza spiega il perchè



(ANSA) - WASHINGTON, 23 APR - E' un effetto noto ai consumatori di 'erba': la marijuana fa scattare spesso 'voglie' continue di cibo. Ora, le ragioni di questo 'smangiucchiare' senza sosta, sono finite sotto la lente della scienza per spiegarne i perche'.    Una serie di studi puntano alla cascata di effetti sui centri del piacere, dell'appetito, della percezione delle sensazioni fisiche, scatenate dall'ingrediente attivo della cannabis, proprio quello che provoca il senso di euforia: 'Tetra Hydro Cannabinol' (THC), agisce anzitutto sui neuroni che regolano l'appetito e la soddisfazione.    "I neuroni che normalmente controllano la percezione di sazieta' vengono sommersi da THC e quindi la loro funzione viene bloccata", ha osservato Gary Wenk, direttore del programma di Neuroscienze alla Ohio university.    Inoltre,quando THC 'entra' nella parte del cervello coinvolta nell'umore, fa scattare il senso di euforia. Fa abbassare le inibizioni ed il controllo degli stimoli.    Altre indagini hanno osservato come THC aumenti il rilascio di dopammina, che aumenta il piacere del mangiare. E dell'ormone grelina coinvolto nell'appetito.    Secondo Ginger Hultin, portavoce della 'Academy of Nutrition and Dietetics', "THC stimola il sistema chiamato 'endocannabinoid', un'area cerebrale complessa che regola l'equilibrio energetico: in sostanza la cannabis "va a toccare area del cervello primitive, legate alle emozioni e agli appetiti".(ANSA)









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