Polmonite nei bambini, sufficienti 3-5 giorni di antibiotico



(ANSA) - ROMA, 27 MAG - Per i bambini che si ammalano di polmonite un ciclo di antibiotici più breve - di 3-5 giorni - è ugualmente efficace di quello attualmente consigliato di 7-10 giorni. È quanto emerge da un studio condotto da ricercatori dell'università di Kuopio, in Finlandia, pubblicato su Clinical Infectious Disease.
    Il tema della durata ottimale del trattamento delle polmoniti nei bambini è controverso: sebbene alcune ricerche in passato abbiano suggerito la possibilità di abbreviare gli attuali standard di trattamento, altre hanno mostrato una recidiva dell'infezione nei bambini che facevano cicli di antibiotici più corti: un indizio, questo, del fatto che la cura non era stata in grado di debellare completamente i batteri.
    Nel nuovo studio, i ricercatori hanno analizzato 1.573 bambini: la metà di essi ha ricevuto un ciclo di antibiotici più breve, gli altri il trattamento della durata standard. La ricerca non ha rilevato differenze sostanziali tra i due gruppi: nessuno dei bambini aveva avuto bisogno di ricovero, il fallimento terapeutico (cioè la necessità di ripetere il trattamento per la mancata eradicazione del patogeno) si è verificato nel 7,9% dei bambini che avevano ricevuto un ciclo breve e nell'8% di quelli che hanno ricevuto il trattamento standard. Non sono emerse nemmeno differenze tra i due gruppi per quel che concerne gli effetti collaterali.
    Cicli di trattamento più brevi offrono benefici sia alla comunità sia al bambini, spiegano i ricercatori, che precisano che i risultati dello studio di applicano solo nei Paesi ad alto reddito. "Trattamenti antibiotici più brevi per i casi di polmonite pediatrica possono prevenire lo sviluppo di antibiotico-resistenza riducendo al minimo necessario l'esposizione dei microbi agli antibiotici. Ciò diminuisce la pressione selettiva per l'emergere di ceppi resistenti. Inoltre, i trattamenti lunghi non necessari aumentano il rischio di eventi avversi, come la diarrea, che è comune nei bambini piccoli trattati con antibiotici", si legge nello studio.
    (ANSA).
   









Altre notizie



Attualità