Sovrappesi e inattivi, aumenta perdita mobilità dopo 60 anni



(ANSA) - ROMA, 13 FEB - Essere sovrappeso e avere uno stile di vita inattivo è un forte fattore di rischio per lo sviluppo della perdita di mobilità dopo i 60 anni. E' questo, in sintesi, il risultato dello studio di alcuni ricercatori americani della George Washington University che è stato pubblicato sull'International Journal of Obesity. Secondo quanto emerso, le persone anziane che erano obese e che erano le meno attive fisicamente avevano un rischio accelerato di sviluppare una disabilità nella deambulazione. Sia per gli uomini sia per le donne, inoltre, il rischio di sviluppare una disabilità nella deambulazione è aumentato con l'aumento del peso a tutti i livelli di attività fisica. I ricercatori hanno anche notato che le persone normopeso ma fisicamente inattive non sfuggivano al rischio di sviluppare una difficoltà a camminare nel corso degli ultimi 10 anni: una scoperta, questa, che suggerisce l'importanza di uno stile di vita attivo. Gli studiosi hanno osservato un maggiore carico di disabilità motoria per le donne anziane rispetto agli uomini.    Per esempio, le donne con obesità che hanno riferito di avere meno di tre ore di attività fisica a settimana hanno avuto un rischio cinque volte maggiore di perdita di mobilità entro la fine dello studio, rispetto alle loro controparti maschili obese e inattive che avevano un rischio quadruplicato. (ANSA)









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