Protoni e IA per 'spegnere' le aritmie cardiache



Disattivare le aritmie cardiache usando protoni e Intelligenza artificiale, è un’innovativa terapia non invasiva resa possibile anche grazie a una tecnologia capace di seguire il movimento cardiaco in tempo reale. I dati dei primi esperimenti eseguiti al Policlinico San Matteo di Pavia sono stati pubblicati sulla rivista Frontiers.La tachicardia ventricolare è un disturbo cardiaco che può avere effetti molto gravi ed è legata generalmente a una sorta di corto circuito delle connessioni elettriche che garantiscono la contrazione ritmica del cuore. In caso di disfunzioni i ventricoli si contraggono ‘fuori tempo’. “Ad oggi la cosiddetta ablazione con catetere è la terapia standard per molti casi ma la sua efficienza non è ottimale”, ha spiegato Robert Rordorf, del Policlinico San Matteo di Pavia dove si sta sperimentando il nuovo metodo. Più in generale queste forme di aritmia gravi vengono spesso trattate, e non sempre con grandi risultati, con interventi invasivi. A rivoluzionarne il trattamento potrebbe essere ora la radio terapia, in particolare il bombardamento con fotoni e protoni di specifici punti del muscolo cardiaco la cui disattivazione può riportare le contrazioni del cuore alla modalità regolare.









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