Solvay e Lipu fanno nido artificiale per il Falco pescatore



(ANSA) - ROSIGNANO (LIVORNO), 06 MAR - Una piattaforma in legno e un nido artificiale per favorire la colonizzazione del lago della Riserva naturale Santa Luce del falco pescatore, specie che in Italia nidifica soltanto con alcune coppie nel Parco della Maremma (grazie a un progetto di reintroduzione) e una coppia in Sardegna. Il progetto, realizzato grazie al sostegno del gruppo Solvay, è stato presentato oggi al centro visite della Riserva naturale Santa Luce, gestita dalla Regione Toscana e dalla Lipu.
    Il ritorno del falco pescatore nel lago di Santa Luce, dove peraltro ha già una presenza costante in tutte le stagioni come migratore, è di fondamentale importanza per la ricostituzione della complessa piramide alimentare che caratterizza gli ecosistemi acquatici. Per questo, come hanno spiegato Silvia Mascagni, responsabile Lipu della Riserva, e Andrea Daina Palermo, dipendente Solvay e volontario Lipu, è stato posizionato un nido artificiale accanto a un albero della sponda est del lago. Il nido utilizzato di frequente dal falco pescatore durante le sue soste nella zona. Il nido presenta anche una sagoma artificiale di falco, una strategia già sperimentata con successo nella vicina Corsica, dove il falco pescatore si riproduce, e utile per attrare gli individui della specie e stimolarne la nidificazione.
    "Siamo particolarmente lieti - ha affermato Nicolas Dugenetay, direttore dello Stabilimento Solvay di Rosignano - di scrivere una nuova pagina nella nostra collaborazione ormai ultratrentennale con Lipu, attraverso un'iniziativa che è nata anche da un'idea proveniente dal nostro personale. Per Solvay la biodiversità è futuro e la tutela dell'ambiente è una priorità, declinata anche all'interno del programma Solvay One Planet, che raccoglie gli obiettivi di sostenibilità ambientale del Gruppo, realizzati dal Sito di Rosignano attraverso un programma di azioni concrete". (ANSA).
   









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