È Frendo l’allenatore dell’anno

Mezzocorona. “Per allenare devi avere il fuoco dentro. Sempre. Nella buona e nella cattiva sorte. Devi aggiornarti costantemente, acquisire sempre nuove competenze, confrontandoti con l’esterno e con...


Daniele Magagnin


Mezzocorona. “Per allenare devi avere il fuoco dentro. Sempre. Nella buona e nella cattiva sorte. Devi aggiornarti costantemente, acquisire sempre nuove competenze, confrontandoti con l’esterno e con l’interno. Le relazioni e il dialogo sono fondamentali. Il calcio non è una scienza certa: quello che hai fatto oggi non è detto che possa andare bene domani. Insomma bisogna essere innovatori, con particolare attenzione all’evoluzione delle tecnologie. Bisogna saper leggere le situazioni e conoscere le risorse umane, rapportandosi nel modo giusto, creando quell’empatia funzionale al sistema squadra”. A dirlo è Rolando Maran, premiato dal presidente della Giunta provinciale di Bolzano e assessore allo sport oltre che presidente della Regione Arno Kompatscher con il primo premio “Personaggio sportivo dell’anno” nel corso della 27esima edizione della “Serata del Mister”, organizzata dall’Aiac, l’Assoallenatori presso le Cantine Rotari a Mezzocorona. Il 56enne tenico trentino, già arcigno difensore cresciuto nelle giovanili del Trento, maturato con la casacca della Benacense, protagonista dell’ascesa del Chievo nei nove anni in gialloblù per poi chiudere la carriera in campo con le casacche di Valdagno, Carrarese e Fano. Poi una carriera in ascesa da tecnico: vice di Baldini a Chievo nel ’97, poi le giovanili a Brescia e Cittadella, quindi le prime squadre, nell’ordine Cittadella, Brescia, Bari, Triestina, Vicenza, Varese, Catania, quattro anni nel Chievo e dal 2018 la splendida esperienza al timone del Cagliari. Per gli oltre duecentocinquanta ospiti della serata del mister, per la maggior parte tecnici del calcio regionale, Rolly è il punto di riferimento, un esempio da seguire. Maran riceve il tributo delle istituzioni, l’abbraccio di amici e colleghi - molti rivisti a distanza di qualche anno – e non nasconde emozione e commozione, dopo aver visto la clip con le motivazioni del premio con protagonista il mitico Narciso “Ciccio” Franzoi: “Al mister devo molto – sottolinea Rolly con la voce rotta dall’emozione -, mi ha insegnato calcio ma non solo, mi ha fatto crescere come uomo. Ancora oggi faccio tesoro di quanto mi ha trasmesso”. Al fianco di Rolly Maran, il suo fedelissimo vice di lungo corso, Christian Maraner, 49 anni, roveretano, un trascorso da calciatore, difensore, con la casacca dell’odierno Sacco San Giorgio e del Rovereto, quindi il Chievo in C1 anche insieme a Rolly, quindi Valdagno (C2), la D con Bolzano, Settaurense, Caerano San Marco, la D e la C2 con l’Fc Alto Adige, Trento (Interregionale e C2 prima di iniziare ad allenare, diventando ben presto il vice allenatore di Maran. A Christian, l’Aiac, dedica il meritato “riconoscimento alla tenacia, persistenza ed energia che conquistano ogni cosa” consegnato dal presidente del Cpa di Trento della Figc-Lnd e già mister Ettore Pellizzari.

A Thomas Frendo è andato il Premio Renzo Sgarbi come miglior allenatore dell’anno. Frendo, ex giocatore di Alto Adige, Virtus Vecomp Verona e Virtus Bolzano è stato riconosciuto il ruolo sociale visto che si dedica all’insegnamento del calcio in situazioni problematiche. Una serata intensa, carica di emozioni, quella vissuta dai mister. Tante premiazioni e tante testimonianze attraverso i video, tra gli altri quelli di Renzo Ulivieri, presidente nazionale Aiac e della c.t. azzurra Milena Bertolini, ospiti d’onore come i mister Mario Beretta e Giancarlo Camolese, impegnati ai massimi livelli con l’Assoallenatori, rappresentata anche dal responsabile dell’area servizio Massimo Bazzoni e da Luca Perdomi, che insieme al grande regista della serata Florio Maran e a Vincenzo Rech, con la preziosa collaborazione e condivisione dell’allora assessora altoatesina Marta Stocker (presente alla serata), fece parte del gruppo di lavoro che lanciò il primo corso allenatori in lingua tedesca in provincia di Bolzano. Ad introdurre la serata è statochiamato il consigliere nazionale Figc e presidente dell’FC Alto Adige Walter Baumgartner, presente insieme a mister Stefano Vecchi, che ha sottolineato l’importanza dell’aggiornamento costante. E poi i tecnici delle squadre di serie D Alfredo Sebastiani e Roberto Cortese, Un grande appaluso è stato tributato ad Alessandro Toldo, presidente dell’Aiac regionale per molti anni. Accanto all’Assoallenatori regionali si sono stretti politici e imprenditori, oltre che i vertici nazionali della categoria, i dirigenti federali e quelli del settore arbitrale e i rappresentanti della stampa, per ribadire che il ruolo del mister oggi non è solo quello del tecnico che allena e sceglie la formazione. L’allenatore moderno è un comunicatore, costantemente propenso ad acquisire nuove competenze e a rapportarsi con le tecnologie, oltre che educatore, psicologo e, soprattutto nel settore giovanile anche pedagogista.

I tecnici premiati:

Stefano Angelini (Baone under 15 provinciale), Daniele Bombardelli (Benacense, under 15 provinciale), Pierluigi Capone (Trento under 17 provinciale), Amedeo Cerbaro (Mezzocorona, under 17 provinciale), Massimo Crisel (Olympia Rovereto, C1 calcio a 5), Massimiliano D’Agostino (Virtus Bolzano, giovanissimi provinciali), Rainer Dengg (Sluderno, 2. Categoria), Lino Ferazin (Lana allievi regionali), Patrick Fliri (scena, 1. Categoria), Kurt Forer (Lana juniores provinciale), Emanuele Furlan (Ortigaralefre, under 17 provinciale), Fabio Ianeselli (promozione), Paolo Incantalupo (Milland, giovanissimi provinciali), Zdenko Juresic (La Rovere, 2. Categoria), Michele La Monaca (Ravinense, under 15 provinciale), assente Stefano Manfioletti del Dro assegnatario per premio per l’Eccellenza. E poi: Fabrizio Manfrini (Trambileno, 2. Categoria), Marco Maraner (Gherdeina, allievi provinciali), Marco Castellaneta (Brixen, triveneto femminile), Matthias Merkart (Ridanna, 2. Categoria), Salvatore Migliazza (Aldeno, juniores provinciale), Davide Montagni (Mori S. Stefano, juniores elite), Livio Nicolodi (Porfido Albiano, juniores provinciale), Thomas Nonnato (Strada del Vino, allievi provinciale), Michele Ortolani (Trento, under 17 elite), Paolo Peruzzi (Telve, 1. Categoria), Franco Pistolato (Mezzocorona, 1. Categoria). Per il calcio a 5 premio a Gianni Reale, Paolo Demattè come preparatori dei portieri, Beatrice Visintainer per il calcio femminile, Silvano Postinghel (Rovereto, under 17 provinciale), Jurgen Raifer (Naz, 2. Categoria), Gabriele Rizzardi (Arco, under 15 elite), Paolo Salvatori (Valrendena, 1. Categoria), Riccardo Scudier (Virtus Bolzano, giovanissimi regionali), Simone Seppi (Cermes-Marlengo, 3. Categoria), Diego slanzi (Valsugana Scurelle, 2. Categoria), Markus Terzer (Egna, giovanissimi provinciali). Premio “Preparatore atletico” a Valer Vio, per tante stagioni nel calcio ai massimi livelli, quindi il premio speciale “Marco Guadagnini”, il premio “Renzo Sgarbi” a Thomas Frendo per l’impegno nello sviluppo del progetto inclusivo Mini Excelsior, quindi Raffaele Trovato (Bressanone, juniores regionali), Loris Vergolini (Fraveggio, C2 calcio a 5), Beatrice Visintainer (Suedtirol Damen, Eccellenza femminile), Gianluca Voltolini (Trento, under 15 provinciale), Davide Zoller (Mori S. Stefano, promozione).













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