È un monologo italiano nelle gare in tecnica classica 

Sui 30 km. Un tracciato rivoluzionato e tanta neve hanno accolto gli atleti di interesse nazionale Doppietta del Team Robinson Trentino con Cerutti e Patini. Nelle prove skating dominio francese



Dobbiaco. La Dobbiaco-Cortina, dopo le vicissitudini legate alle abbondanti precipitazioni nevose degli scorsi giorni che hanno costretto il comitato organizzatore a rivedere l’intero programma di gare, ha vissuto ieri la sua 44ª edizione della storica granfondo sugli sci stretti. Un percorso rivoluzionato e tanta neve hanno accolto gli atleti di interesse nazionale nelle due prove di 30 km, la prima a tecnica libera con partenza alle 12.30, mentre la seconda a tecnica classica con lo start alle 12.40.

È stata la Marsigliese a suonare nelle prove skating, dove al maschile si è assistito ad un arrivo thrilling con un gruppo di quattro atleti a giocarsi la vittoria. Lo sprint finale si è rivelato vincente per il francese Thomas Chambellant che ha saputo battere per pochi centimetri il tedesco Max Olex e l’altro transalpino Yan Belorgey.

Il vincitore al traguardo ha mostrato tutta la sua euforia: “È stata una gara dura a causa del tracciato, la neve scesa negli scorsi giorni - ha affermato Thomas Chambellant - ha reso il fondo poco compatto, ma sono felicissimo per la vittoria”.

Battuto allo sprint e appena giù dal podio il migliore degli italiani, Paolo Fanton del Centro Sportivo Carabinieri: “È stata una bella gara. Ha fatto la differenza il giro Fis, dopo di quello siamo rimasti in quattro sino all’arrivo. Mi sono piazzato quarto perché non sono uno sprinter, ma va bene così”.

Vita molto più facile al femminile con un’altra francese, Céline Chopard Lallier a conquistare la vittoria tagliando il traguardo in solitaria: “Ringrazio l’organizzazione perché è stato bellissimo anche solo partecipare, con la pandemia è difficile riuscire a fare qualche gara”. Alle sue spalle la connazionale Océane Bepoix, mentre sul terzo gradino del podio è salita l’altoatesina Julia Kuen del Team Futura Trentino Alta Quota: “È stata una gara dura, la pista era morbida e ho dovuto spingere tanto. Nel complesso è stata una bella gara con un bel tempo. Sono molto contenta e felice”.

Gare in tecnica classica che invece hanno visto un monologo italiano e del Team Robinson Trentino, con due atleti sui gradini più alti del podio ed un secondo posto al femminile. Tra gli uomini è stata una strenua lotta che ha visto quattro atleti concludere nel giro di un secondo dopo uno sprint davvero entusiasmante.

A prevalere è stato il fondista piemontese Lorenzo Cerutti, capace di mettere il proprio sci davanti a quello degli avversari: “È stata una gara molto tattica. Eravamo in fuga in cinque, ci rincorrevamo a vicenda. Per fortuna è andata bene, avevo degli sci eccezionali, mi hanno aiutato tanto”. Sul secondo gradino del podio il norvegese Asmund Heir, mentre sul terzo il francese Clement Christmann. Quarto posto per l’altro italiano del Team Robinson Trentino, Stefano Del Magro.

Al femminile la storia, per il Team Robinson Trentino, si ripete con un assolo della friulana Asia Patini, leader assoluta dal primo all’ultimo metro della gara in tecnica classica: “Non me lo aspettavo, pensavo fosse troppo corta per le mie possibilità. A metà mi sentivo bene, anche se era abbastanza dura. Sono davvero felicissima”. Per quanto riguarda la doppietta firmata dal Team Robinson Trentino in classico, ha dichiarato: “Stiamo lavorando davvero bene! I materiali ed i rifornimenti sono stati ottimi”. Al secondo posto un’ottima Caterina Piller, giunta alle spalle della compagna di squadra, mentre terza si è classificata la ceca Kamila Borutova.













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