Addio Big Ram Crosti, l’uomo  che “battezzò” i Giants Bolzano 

Vittima del Coronavirus. Milanese classe 1953, fu fondatore, giocatore, allenatore, manager e presidente dei Rams Milano In occasione della semifinale con i Rhinos al Druso nel 1982 si registrò la storica prima uscita della squadra bolzanina, poi emulata dai Jets


DANIELE MAGAGNIN


Bolzano. «Big Ram se n’è andato. I Rams si stringono tutti uniti insieme alla famiglia». Questo il messaggio pubblicato domenica sera sulla homepage del sito internet dei Rams Milano, storica formazione di football americano. “Big Ram” è il nickname di Paolo Crosti, milanese, classe 1953 (3 marzo), personaggio notissimo nel mondo della palla lunga un piede, uno dei padri fondatori del movimento “made in Italy”, protagonista a Bolzano di tante battaglie sportive e leali. Il virus, subdolo e maledetto, se l’è portato via, non gli ha dato scampo. “Non mollare. Mai” diceva il #33 quarterback-psicologo, head coach, presidente, general manager, ma anche fondatore, editore, magazziniere, maestro, educatore… insomma, tutto ciò che poteva fare per i Rams Milano.

La fondazione nel 1978

Nel novembre del 1978, con un gruppo di amici, usciti entusiasti da un cinema dove avevano assistito alla proiezione del film “Quella sporca ultima meta”, decise di prodigarsi per poter praticare questo sport affascinante con alcuni solidi principi. Avvio con il nome di Black Devils, poi diventati Rams, anzi Bozart Rams, da quando la famosa azienda decise di abbinare il proprio nome ad una squadra che promuoveva valori in una disciplina tanto impegnativa e fisica. Nel secondo campionato Aifa, Associazione Italiana Football Americano, che contribuirono a fondare, i Rams giocarono a Bolzano, al “Druso”, la semifinale scudetto in campo neutro contro i Rhinos Milano.

La nascita dei Giants e Jets

In quell’occasione, il 26 giugno 1982, sul terreno di viale Trieste, con tanta gente sugli spalti si presentarono i Giants Bolzano “storici”, ovvero la prima compagine regionale della disciplina, che da qualche mese aveva mosso i primi passi. Una passerella con le prime divise, quelle tutte bianche per i pionieri del football bolzanino prima del derby meneghino vinto dai Rhinos contro i Rams. In quella occasione Paolo “Big Ram” Crosti spiegò al nostro giornale la filosofia della sua squadra: un team aperto a tutti i ragazzi di buona volontà, anche con un presente o un passato “difficili”, ma con la volontà di praticare lealmente uno sport “duro”, di scendere in campo “puliti”. Quel “puliti” aveva un significato pregnante, rafforzato dall’invito a giocare a braccia nude per dimostrare che non si faceva uso di droga. La piaga, in quel periodo, si chiamava eroina. Il quarterback numero 33 e general manager dei Rams, dottor Paolo Crosti, l’anno dopo fu insignito di un prestigioso premio da parte della Drug Enforcement Administration del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per il contributo dato alla lotta contro la diffusione degli stupefacenti, in seguito all’iniziativa lanciata dai Rams, atta a individuare nella pratica football americano un deterrente all’uso di sostanze stupefacenti.

I Rams (unica squadra in Italia con tutti i giocatori a roster con nome, cognome, numero e nickname) tornarono a Bolzano il 20 marzo 1983 sul campo di via Resia, per affrontare i Giants Bolzano, nella prima giornata di campionato, sul campo in terra battuta allestito dov’è stato costruito poi il Palasport, tribune Dalmine ex stadio “Druso” e tanta gente. Per la cronaca i più esperti Rams Milano vinsero, soffrendo, 22-12 e, nella stessa giornata l’altra squadra nata a Bolzano, i Jets, perse 21-6 a Milano in casa dei Seamen, la squadra di Giorgio Armani. Nel secondo turno, in via Resia, il derby d’andata Jets-Giants 10-6 (tutto nel terzo quarter) al cospetto di spalti gremiti a tal punto da indurre le autorità competenti a trasferire d’ufficio il football americano dall’area dell’attuale Palaresia allo stadio “Druso” di viale Trieste a gestire la convivenza con un calcio in declino in quel periodo. Iniziò un fausto periodo per il football americano “made in Bolzano”, mentre i Rams iniziarono un lento ma inesorabile declino dei Rams. Nel 1986 Crosti fu costretto a cedere alcuni importanti giocatori e campioni europei e solo grazie questo sacrificio i Rams riuscirono a disputare la loro ultima stagione sfiorando i playoff. Nel febbraio 2007, sollecitati dalla volontà dei vecchi giocatori, i Rams, trascinati ancora da Paolo “Big Ram” Crosti, si ritrovano per riformare la società mantenendo gli stessi valori ed obbiettivi di allora contribuiscono alla fondazione della Federazione Italiana Football, mettendo la loro esperienza e capacità al servizio della nuova generazione di Arieti.

Il ricordo di Tecchiati

«Sono entrato nei Giants nell'82, era già un mito assieme a Johnny Colombo – dice Enrico Tecchiati, bolzanino, storico defensive end di Giants Bolzano, Angels Pesaro, Jets Bolzano e New Giants Bolzano, campione europeo a Helsinki nel 1987 – Loro e alcuni altri hanno portato il football in Italia. Un uomo spigoloso, polemico, centrato, vero. Poteva dare ancora tanto al football, una perdita pesante».

Il Decalogo dei Rams Milano è ispirato alle parole dell’Ammiraglio dei Navy Seals William H. McRaven. 10 regole da seguire, con la premessa: “Se vuoi cambiare il mondo…” 1. Inizia ad arrivare puntuale. Inizia a risolvere i piccoli problemi, fai le piccole cose bene ed in modo giusto. Per risolvere grandi problemi, devi essere capaci di risolvere quelli piccoli! 2. Trova qualcuno che giochi al tuo fianco. Avrai bisogno di aiuto a risolvere alcuni problemi, in qualsiasi aspetto della tua vita. Trova qualcuno con cui lottare. 3. Misura una persona dalla grandezza del suo cuore, non dalla sua taglia. Non contano i soldi, colore della pelle, istruzione o stato sociale. Non conta nient’altro, se non il tuo desiderio di riuscire. 4. Vai oltre l’essere rimproverato e continua a migliorarti. Alle volte non importa quanto ti prepari o quanto bene esegui la tua performance, finisci sempre per essere rimproverato. E' semplicemente la vita. 5. Non avere paura delle prese in giro. La vita è piena di prese in giro. Fallirai e anche spesso. Sarà doloroso, faticoso, scoraggiante. 6. Quando serve devi correre contro gli avversari senza pensare a difenderti, ma pensando solo ad andare oltre Dovrai combattere contro cose più grandi di te. Non tirarti indietro, avanza senza sosta. 7. Non cedere davanti ai placcatori o bloccatori. Ci saranno molte avversità. Non mollare. 8. È nei momenti più bui che devi dare il tuo meglio. È in quel momento, dove è più facile deprimerti e trovare una scusa per farti sostituire, che devi riuscire a stare calmo, composto, riuscendo a utilizzare tutte le tue abilità tattiche, fisiche e la tua forza interiore. 9. Inizia a cantare quando tutto sembra impossibile e credici. Anche se tutto sembra buio, non demoralizzarti. Dalla volontà e convinzione di uno può nascere la speranza e la realizzazione di tutti. 10. Non suonare mai, mai, mai la campana. Non mollare. Mai. La gente come noi non molla mai.

Nelle scorse ore è mancato – sempre a causa del Coronavirus – un altro vecchio giocatore di football americano, il tackle dei Giaguari Torino Massimo Mantovan.

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