Bolzano, 3 vittorie in 4 giorni 

La trasferta. Dopo il doppio successo in casa con il Bratislava i Foxes si ripetono anche a Linz in una partita dominata dal primo ingaggio e fino alla terza sirena. “Linzer”, mai in grado di contrastare la forza del team biancorosso solido, cinico, dominante, bello da vedere


Thomas Laconi


Linz. Passeggiata di salute. Bolzano gioca a gatto con il topo nel deserto della Keine Sorgen Eisarena e piazza la terza vittoria della settimana, dopo la ripresa delle operazioni dalle parti del Palaonda. I biancorossi chiudono senza fatica per 3-1 la trasferta in Alta Austria, dominata dal primo ingaggio e fino alla terza sirena. Già, perchè nonostante il 3-1 di Gaffal avesse, potenzialmente riaperto i giochi, a tre minuti dalla fine, i padroni di casa, visto il nettissimo divario tecnico ma soprattutto tattico, la testa ormai l'avevano già rivolta negli spogliatoi. Troppo forte questo Bolzano: solido, cinico, dominante, bello da vedere e sempre risoluto, in ogni fase del gioco.

Un Bolzano che sembra non risentire del mese di sosta forzata e della lunga inattività di numerosi giocatori. Non può certo essere al cento per cento la franchigia di Greg Ireland ma se il rendimento è questo e può solo migliorare c’è da chiedersi a che livelli potrà arrivare questo Bolzano.

Di fronte ad un quadro così maestoso, dipinto dall'artista Greg Ireland, si è capito fin da subito che a Linz, per la prima volta dopo tanti anni, una delle sfide più sentite e accese del campionato si sarebbe trasformata in un monologo.

I biancorossi vincono ancora, regalano gioie ai loro tifosi, così lontani ma così vicini, agganciano il terzo posto provvisorio in classifica, che fa benissimo al morale e al processo di crescita di un gruppo non ancora (evidentemente) al 100%.

C’è da sperare che la situazione emergenziale possa allentarsi e che il pubblico possa almeno parzialmente tornare sigli spalti del campionato

Per il Bolzano gran primo tempo, dominato in lungo in largo (18 tiri a 4) con reti di Bernard e Halmo, nel secondo periodo allungo decisivo di Catenacci in quattro contro quattro, poi un lungo e lento “garbage time”, nonostante la rete di Gaffal, che alla fine ha rovinato la serata (e il secondo shut-out stagionale) al sempre ottimo Irving.

Dopo Linz, il weekend biancorosso sarà di riposo, in attesa del tour de force della prossima settimana. Tre gare in quattro giorni, tutte in casa, a partire dalla rivincita di giovedì contro Linz, che al Palaonda dovrà cambiare un po' registro.

Perchè questo Bolzano è forte e comincia a fare paura. La cronaca. Ireland riparte con la formazione vista mercoledì sera al Palaonda, con Pitschieler in tribuna per turnover. La gara prende subito una certa piega. Linz si difende, in attacco non si vede, capisce poco o nulla, di fronte ad un Bolzano molto aggressivo. L'1-0 è di capitan Bernard, abile a deviare una conclusione chirurgica di Robertson. Il divario in pista è impressionante, il bis arriva al minuto dodici con un siluro di Halmo (assist al bacio di Bardaro) che frantuma la gabbia del povero Gracnar. Nel secondo drittel solito copione, biancorossi perfetti nella gestione del match, bravi a chiudere i giochi con Catenacci, cinico a ribadire in rete una grande iniziativa di “Irradiddio” Halmo. Nel terzo drittel lungo garbage time, poche note di colore, fino al 3-1 di Gaffal. Unico lampo dei “Linzer”, mai in grado di contrastare la forza dei Foxes. C'era una volta la “sfida speciale”. Altri tempi, altro Linz,

Con questo Bolzano, squadra vera, con un quoziente di talento fuori dalla norma a questi livelli, per adesso, non c'è proprio trippa per gatti.

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