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Calcio, al Südtirol basta un rigore per conquistare i primi tre punti

Al Druso vittoria per 1-0 sulla Virtus Vecomp Verona grazie al rigore realizzato al 22’ del primo tempo da Casiraghi in una gara caratterizzata da numerose occasioni



BOLZANO. Come si dice in queste occasioni? Già, buona la prima. Per i tre punti, la porta inviolata e qualche accenno di dolce stil novo. Troppo presto per capire se il Südtirol di Javorcic sarà squadra di governo con Padova e Juventus U23. Troppo modesto l’avversario e evidenti le agevolazioni di Saturno che hanno portato in dote un rigore e la superiorità numerica per una buona mezzoretta di gioco. La Virtus Verona infatti è squadra rionale nella dimensione, proletaria nella vocazione abituata a destreggiarsi nei peggiori bar di Caracas, frequenti nella terza categoria nazionale. Era storicamente la terza squadra di Verona ma la triste e malinconica fine del Chievo l’hanno eletta a seconda bandiera scaligera dopo l’Hellas. Una formazione costruita in economia senza mai rompere il salvadanaio ma che con lo spirito di squadra di lotta riesce da anni a restare in categoria.

È un Südtirol ancora “work in progress” anche se è evidente la vocazione offensiva di mister Javorcic che disdegna il fraseggio verticale dei seguaci di Guardiola ma vuole densità offensiva mettendo molti uomini nella metàcampo avversaria. Ecco allora un “4-3-1-2” a trazione anteriore con la fisicità di Odogwu come centro di gravità permanente, Candellone alla Lautaro Martinez e Casiraghi trequartista ad illuminare il gioco. Non presa in considerazione per ora la formula magica che ha fatto le fortune del Südtirol la scorsa stagione e quindi con i liberi pensatori Voltan e Casiraghi alle spalle di una punta eversiva come Fischnaller. C’è da capire se sia un’opzione oppure se la presenza contemporanea di due trequartisti non sia nel credo calcistico del tecnico croato che ieri nella ripresa ha effettuato la staffetta tra i due.

La nota più lieta e la condizione straripante di Odogwu, centravanti da troppi anni “vorrei ma non posso” che avrebbe le potenzialità per giocare in serie A e che invece si arrangia in C. Ha smaltito le scorie degli infortuni e si è presentato a lucido neanche fosse il testimonial di un centro benessere. Il Südtirol per ora è un progetto di grande squadra ma quando si alzerà l’asticella delle difficoltà dovrà farsi trovare più attrezzata. Perchè la Virtus Vecomp è stata battuta ma non travolta e stiamo parlando di una squadra senza velleità e non di una pretendente alla serie B. La difesa dà ottime garanzie con Zaro e Vinetot considerando che Curto era squalificato e che Malomo è stato spostato a destra mentre il centrocampo non è ancora la fabbrica del gioco che ci si potrebbe aspettare. Beccaro e Tait li conosciamo e Moscati è arrivato con le credenziali di architetto ma è ancora geometra. Davanti ci godiamo Odogwu ma obiettivamente c’è bisogno di più concretezza soprattutto da parte di Candellone. Casiraghi non potrà segnare anche quest’anno 17 gol ma intanto ha realizzato quello decisivo su rigore e per avere ragione degli scaligeri è bastato.

Ma il Südtirol che ha la serie B nel mirino può e deve fare di più. 













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