Ippica

Criterium con la benedizione del Santo

Domenica a Maia il vento dell’est: il pupillo di Wroblewski sfidato da Kubali


di Claudio Mantovan


MERANO. Via con la penultima. Maia prima di guardare alla giornata dei gran premi (sia in steeple sia in siepi) della prima parte della stagione, in programma domenica 2 luglio, domenica 25 giugno manda in scena sei corse interessanti tra le quali spicca il gruppo due del Criterium di Primavera intitolato alla memoria di Saverio Lembo, proprietario appassionato che legò il suo nome a quello del trainer Giampietro Mozzati. Un Criterium riservato ai quattro anni sulle siepi che fornisce l’occasione per rivedere all’opera sulla pista quel Santo Cerro che a Maia ha lasciato la scorsa stagione l’impressione da grande cavallo. È presentato da quel simpaticone di Greg Wroblwesky, l’uomo del grigio Duero (e di tanti altri buoni soggetti) che a Maia ha scritto pagine emozionanti, il quale lo annuncia al top della condizione. All’ultima uscita il Santo dalla Cechia le ha buscate da un tale Lord Maia a San Siro nella Gran siepi dei 4 anni ma quel Lord è decisamente meritevole di sedersi nell’inglese Camera dei pari. Peccato che domenicai sia il grande assente. In quell’occasione meneghina terzo terminò Treizor Du Pilori ex francesino ora accasatosi a casa Aichner e presentato dalla pregiata ditta Vana padre e figlio, per la connection Sdtirol-repubblica ceca che sta dando ottimi frutti.

I pericoli maggiori al giovane Santo verranno però da due diavoletti pronti a lanciare i loro dardi bollenti che rispondono ai nomi di Kubali e Zanini. Il primo all’esordio a Maia si è esibito in una passeggiata di salute lasciandosi alle spalle Panta Rhei con irrisoria facilità. Il secondo per i colori di un appassionato di casa nostra come Günther Alber ha vinto al debutto lasciando ad intravedere limiti tutti da scoprire.

Alla tavola imbandita da 44 mila euro di montepremi si siede senza suscitare scandali quel Golden Hello di una regolarità esemplare al quale Paolo Favero affida il compito di rompere il digiuno stagionale nelle prove che contano.

Oltre a Zanini, poi, Romano schiera Panta Rhei affidandolo a Fuhrmann (Raffy è ancora alle prese con i postumi dell’ultimo infortunio): un ottimo cavallo, però dovrebbe piovere per giocarsi le carte migliori.

Non mancano i presunti attori non protagonisti, dai nomi di Dusigrosz, l’«altro» Vana che ha già vinto in patria e vede il verde meranese per la prima volta, e Universal Soldier per la firma di Sergio Dettori.

La domanda fondamentale è: sarà un nuovo pascolo per gli ospiti dell’Est (Holcak, Vana, Wroblewski) oppure le lame delle scuderie di casa sono sufficientemente affilate per rispondere pane al pane e vino al vino? Una corsa, in sostanza, tutta da vedere e da gustare come da tempo non era solito ammirare.

Così come è da sottolineare il premio Castel Rametz in piano riservato ai gentleman. Corrono in sette e sembra abbiano stipulato un patto per congnare un rebus. Ci stanno tutti, da Amintore a Bakelor, a Passer Fritz sul suo terreno a Mychoon fino a Direct Drive e Mujas e per chiudere a Mr Luxor. Chi ha una certezza scagli la prima pietra.

Prima corsa, domenica, alle 15.55, si chiude alle 18.55.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Altre notizie

Attualità