Due altoatesini già sicuri tra i 94 azzurri a Tokyo 

Olimpiadi 2020. Manca solo la convocazione perché sia ufficiale la chiamata di Folie e Giannelli Complessivamente gli italiani già qualificati sono 44 uomini e 50 donne in 11 diverse discipline


Marco Marangoni


Bolzano. Tra un anno esatto sarà tempo di bilanci, di numeri e commenti circa il comportamento dello sport italiano alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Fra 340 giorni inizieranno i Giochi nella capitale del Sol Levante, che già con undici mesi di anticipo si preannunciano i più hi-tech di sempre con robot ad assistere le persone disabili, robot taxi, energie rinnovabili e molto altro. Si parla di allestimento, per un evento così globale, di “strade solari”, realizzate con una pavimentazione capace di produrre corrente. Insomma, in attesa di farci stupire dalle innovazioni giapponesi, lo sport italiano conta già su 94 atleti azzurri qualificati, ma più della metà degli sport deve ancora passare dagli step di qualificazione (si vedano il nuoto e l’atletica, che passa attraverso i tempi/misure limite).

Per il momento sono due gli atleti altoatesini “sicuri” – previa convocazione – di partecipare. Si tratta dei pallavolisti Raphaela Folie e Simone Giannelli, che nelle ultime settimane hanno dato il loro importante contributo all’Italia nel superare la qualificazione. Al torneo olimpico femminile sono già qualificate il Giappone (Paese ospitante) e le sei Nazioni vincitrici del torneo intercontinentale, ovvero Italia, Serbia, Cina, Usa, Brasile e Russia. Per quello maschile figurano già in possesso della carta olimpica Giappone, Brasile, Usa, Italia, Polonia, Russia e Argentina. Se per la pallavolo femminile sarà la sesta partecipazione consecutiva a cinque cerchi, per quella maschile sarà la dodicesima da Montreal 1976. Le medaglie dal volley sono arrivate solo dal settore maschile, tre d’argento (Atlanta 1996, Atene 2004 e Rio de Janeiro 2016) e altrettante di bronzo (Los Angeles 1984, Sydney 2000 e Londra 2012). Per entrambi i tornei ci sono ancora cinque posti vacanti.

Sullo sport italiano, considerata la dura lettera del Comitato Olimpico Internazionale, pende il rischio di sospensione del Coni – se il Governo non modificherà la legge delega sullo sport – che causerebbe di fatto l’esclusione dell’Italia dai Giochi di Tokyo.

Attualmente sono già quattro le squadre azzurre che hanno la qualificazione. Oltre alle due nazionali di volley c’è la pallanuoto maschile e il softball.

L’Italia è una delle 107 nazioni che al momento hanno almeno un atleta in possesso della carta olimpica per Tokyo 2020. Complessivamente gli azzurri qualificati sono 44 uomini e 50 donne in undici differenti discipline, con tre pass individuali che sono dei nuotatori del nuoto di fondo (Gregorio Paltrinieri, Mario Sanzullo e Rachele Bruni). Nella vela, nove sono le carte olimpiche per sei equipaggi (470 donne, 470 uomini, Laser Radial donne, Nacra 17 uomini/donne, RS:X donne e RS:X uomini), sei nel tiro a volo (Trap 2 donne, Skeet 2 uomini, Skeet 2 donne), cinque nella ginnastica ritmica, due nel tiro a segno (carabina 3 posizione uomini e carabina 10 metri uomini), due nel tiro con l’arco (una maschile e una femminile), una nella piattaforma femminile nei tuffi e 16 nel nuoto (4x100 stile libero maschile, 4x100 mista 2 uomini/2 donne, 4x200 stile libero maschile, 4x100 mista femminile).

Manca ancora tutto il nuoto e l’atletica leggera, nei quali, visti i risultati ad oggi, ci dovrebbe essere più Trentino (Crippa, Mattuzzi, Battocletti?) che Alto Adige. Nell’arrampicata sportiva, nuova disciplina olimpica, in lizza per un pass nella combinata anche Michael Piccolruaz. Nei tuffi le carte olimpiche si otterranno alla Coppa del mondo (21-26/4; Tokyo) e nell’eventuale ricollocamento delle quote. Papabili sono Maicol Verzotto (piattaforma), Tania Cagnotto-Francesca Dallape’ (sincro trampolino). Possibili presenze altoatesine anche nel ciclismo (Pirrone), nella mountain bike (Kerschbaumer, Lechner?), nel triathlon (Steinhauser), nel tennistavolo (Vivarelli) e nel tennis (Seppi).

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