In Giappone 

Il tifone ferma l’Italrugby e forse anche la Formula 1

Shizuoka (giappone). Ha evitato un ciclone sportivo, ma si è dovuta arrendere al tifone meteo. L'Italrugby saluta il Mondiale giapponese, battuta non dai campioni del mondo della Nuova Zelanda,...



Shizuoka (giappone). Ha evitato un ciclone sportivo, ma si è dovuta arrendere al tifone meteo. L'Italrugby saluta il Mondiale giapponese, battuta non dai campioni del mondo della Nuova Zelanda, contro i quali sarebbe servito un miracolo per la promozione ai quarti, ma dall'uragano Hagabis, classificato di categoria 5, che si abbatterà domani (giorno previsto della sfida tra Italia e All Blacks) sul Giappone e che rischia di compromettere anche il programma del Gp di Suzuka di F1. «Decideranno domani (oggi per chi legge, ndr) le autorità sulla base delle previsioni meteo», dice la Fia, la Federazione internazionale automobilistica. «Ma se vengono confermate, con raffiche di 160 chilometri orari non si corre...», dice sconsolato il pilota Ferrari Sebastian Vettel.

C'è delusione anche tra gli azzurri del rugby, che pure contro la Nuova Zelanda avevano poche speranze. «Comprendiamo la decisione di annullare la partita con gli All Blacks per il tifone in arrivo, ma nella Nazionale c'è grande rammarico», ha fatto sapere il presidente federale, Alfredo Gavazzi, appresa la scelta degli organizzatori e della federazione mondiale di annullare il match (insieme a quello tra Inghilterra e Francia). In base al regolamento, i due incontri sono due 0-0 a tavolino e dunque ciascuna squadra ha 2 punti in classifica. Che per l'Italia, già battuta dal Sudafrica, significa terzo posto aritmetico nel girone e fine dell'avventura mondiale.

«È stato brutto apprendere a fine allenamento che non si sarebbe giocato - le parole del ct degli azzurri Conor ÒShea -. Non dico che avremmo battuto gli All Blacks, ma volevamo chiudere sul campo». Soprattutto considerando che Italia-Nuova Zelanda avrebbe rappresentato la chiusura di una grande carriera per tre senatori azzurri: il capitano Sergio Parisse, Alessandro Zanni e Leonardo Ghiraldini.

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