Il Verona fa soffrire la Juve: 1 a 1 

Quinta giornata. In casa dei campioni d’Italia i veneti “smascherano” le molte incertezze della squadra di Pirlo, che nel finale agguanta il pari Nelle partite del pomeriggio in evidenza la fatica del Napoli per avere ragione del Benevento e si registra il ritorno alla vittoria della Fiorentina



Torino. La sfida serale, in una domenica nella quale l’attenzione era focalizzata soprattutto sulle ultime disposizioni governative per arginare la recrudescenzadella diffusione del Coronavirus, vedeva di fronte Juventus e Verona. Una sfida dalla quale ci si aspettava qualche indicazione in più sulla formazione bianconera di mister Pirlo, che in questo inizio di campionato già sofferto di suo ovviamente sempre per il discorso Covid19, è parsa a sua volta piuttosto “sofferta” nella sua creazione. Tant’è, nella sfida contro i sempre ostici gialloblù veronesi, la Juventus ha fatto emergere, grazie alla pressione, appunto, del Verona, quelle che sono ancora le mancanze dell’architettura costruita da mister Pirlo e una certa, pericolosa inconsistenza in attacco. Realtà evidenziata dal vantaggio veronese, al quale ha posto rimedio, nell’ultimo quarto d’ora di gioco, Kulusevski per l’1 a 1 finale che non può soddisfare i campioni d’Italia.

In precedenza, la giornata aveva offerto spunti sfiziosi.

S’era iniziato con il pirotecnico 4 a 2 del Cagliari sul Crotone, all’ora di pranzo. E quella ottenuta ieri è la seconda vittoria di fila per il Cagliari che ha “espugnato” la Sardegna Arena - dove non aveva ancora vinto quest'anno - con gli esordienti del gol Lykogiannis e Sottil e con i soliti Simeone e Joao Pedro. Crotone sconfitto 4-2 ma a testa alta. Un passo indietro rispetto allo storico pareggio con la Juve: bene quando attacca, male quando si difende. Ma sempre in partita, anche dopo aver perso l'ex Cigarini, a inizio ripresa, per doppia ammonizione. Anche il Cagliari un po’ così in difesa: i rossoblù sardi vanno meglio quando la palla ce l'hanno loro. Su tutti Joao Pedro: non ha sbagliato nessun pallone, ha confezionato l'assist per Simeone e realizzato il gol che ha chiuso la partita. Fondamentale il suo ritorno in posizione centrale dopo l'avvio di torneo sulla fascia sinistra nel 4-3-3 poi messo da parte da Di Francesco. Il riassunto della gara è tutto nel primo tempo quando le due squadre hanno fatto vedere alti (davanti) e bassi (dietro).

Passiamo poi al pari amaro, per lo Spazia, a Parma: tre pali e un rigore ingenuo portano al 2-2 in pieno recupero. Ha personalità lo Spezia e, cosa non da poco per una matricola, gioco e coraggio. E così affronta a viso aperto anche il Parma al “Tardini” e non supera gli emiliani solo per un'ingenuità del suo difensore Terzi. È lui, al 93', a regalare il rigore del pareggio ai gialloblù con un intervento inutile su Cornelius. Finisce allora 2-2 con il doppio vantaggio ligure, la rete della speranza di Gagliolo per gli emiliani, ben tre pali per lo Spezia e poi, dal dischetto, il pari finale di Kucka. Spezia che può insomma recriminare, Parma che deve invece crescere ancora, e non poco, visto che ora il suo calendario prevede le sfide con Inter, Fiorentina e Roma. Il cammino di Liverani non è insomma facile, il gioco ancora da costruire soprattutto in difesa, decisamente non in giornata.

Sempre per le sfide del pomeriggio, vittoria di carattere del Napoli che in rimonta espugna il “Vigorito” di Benevento, 1-2 il finale, e si aggiudica la sfida campana grazie alle reti messe a segno da Insigne e Petagna nella ripresa. Tanto da recriminare per il Benevento di Inzaghi che, in vantaggio con Roberto Insigne, non ha poi saputo salvarsi dal ritorno di fiamma dei partenopei, bravi a restare sempre in gara e soprattutto con carattere, visto che sono andati sotto e soprattutto arrivavano dalla sfortunata parentesi europea, con la sconfitta interna in Europa League, alla quale andava infatti subito posto rimedio.

Infine nel tardo pomeriggio il ritorno al successo della Fiorentina, battendo per 3-2, in casa, l’Udinese. Sorride quindi Beppe Iachini, confermato in settimana dal patron Rocco Commisso ma tutt’altro che solido sulla panchina viola. La vittoria contro gli uomini guidati da Luca Gotti è firmata soprattutto da Gaetano Castrovilli, capace di due gol di ottima fattura e di un assist, che vince la sfida delle doppiette con Okaka, che non basta ai suoi nonostante il suo secondo gol, a 4 minuti dalla fine, avesse formalmente riaperto un match che sul 3 a 1 per i viola sembrava già deciso. E, in concreto, infatti lo era.

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