Hockey

Knoll e la rivoluzione Foxes: «Ripartiamo dai giovani locali e da stranieri “affamati”» 

Il patron dell'Hc Bolzano rompe il silenzio dopo oltre un mese dalla fine del campionato dei Foxes, per la prima volta fuori dai playoff. «Abbiamo mancato l’obiettivo minimo, siamo pronti a voltare pagina»


Thomas Laconi


BOLZANO. Dieter Knoll, dal momento in cui la stagione del Bolzano è finita molto prima di quello che si aspettasse, si è chiuso in un silenzio “rumoroso”, tipico del leone ferito da una stagione deludente, partita male, con scelte di mercato sbagliate, e questa è stata una grande novità ripensando alle annate dove il numero biancorosso aveva azzeccato, tutto, o quasi, sul mercato, da un finale di campionato chiuso con un mestissimo 0-7, sintesi perfetta di una squadra che aveva già la testa alle vacanze e pure da quel boccone amaro rappresentato dal percorso, inverso, del Val Pusteria, sbarcato ai playoff dalla porta principale. Ci sarebbero pure i tre derby di fila persi in stagione regolare contro i gialloneri, ma rispetto al mare procelloso nel quale Knoll ha dovuto navigare nelle ultime settimane, al tirar delle somme, su quell'amara statistica il patron dell'HCB ci ha già messo una pietra sopra da tanto tempo.

Ad oltre un mese dalla fine della stagione del Bolzano, la più complicata dallo sbarco nel torneo transnazionale, Dieter Knoll è tornato a farsi sentire. Con un comunicato apparso sul sito dell'HCB, nel quale ha fotografato senza troppi giri di parole la pessima stagione della sua amata creatura. Qualcuno aveva pure azzardato che questo epilogo avrebbe chiuso un ciclo, ma il numero uno del Bolzano, invece, ancora una volta, non si è certo tirato indietro e già messo in chiaro che quella che verrà sarà la stagione del riscatto, delle scelte più oculate.

Un anno complicato

Knoll ha esordito riavvolgendo il nastro dello scorso campionato. «Nonostante siano passate diverse settimane, è ancora difficile trovare qualcosa di positivo nella stagione appena trascorsa – ha spiegato - . Come sappiamo, a causa di eventi sia sportivi che evidentemente extra-sportivi, l’HCB Alto Adige Alperia non è riuscito a raggiungere l’obiettivo stagionale minimo dichiarato della qualificazione ai playoffs, per la prima volta dall’ingresso nel campionato mitteleuropeo nel 2013. Da un punto di vista sportivo, la nostra squadra ha mancato di costanza durante tutta la stagione. Prestazioni solide si sono continuamente alternate ad altre decisamente scarse e il cambio di allenatore, purtroppo, non ha portato ai risultati sperati. I nuovi giocatori stranieri ingaggiati all’inizio della stagione hanno faticato a soddisfare le aspettative riposte in loro e la maggior parte di quelli confermati, in passato interpreti di punta della squadra, non è riuscita a eguagliare le prestazioni delle stagioni precedenti. Infine, i Foxes hanno di fatto perso definitivamente la loro competitività con un’ondata di Covid che ha colpito lo spogliatoio proprio nella fase più calda».

Il ringraziamento ai tifosi e ai partner

Con il popolo biancorosso, Dietere Knoll ha sempre avuto un rapporto discontinuo. Idilliaco quando le cose andavano bene, meno quando il suo Bolzano ha cominciato a fare le bizze, perdendo per strada punti e certezze. «Il protrarsi della situazione pandemica purtroppo si è fatta sentire anche sugli spalti. Le varie restrizioni hanno reso impossibile recarsi allo stadio in pieno relax per tutto l’anno. Vorrei quindi cogliere l’occasione per ringraziare i nostri tifosi, che hanno sostenuto la nostra squadra al Palaonda nonostante le condizioni avverse. Possiamo solo sperare con l’inizio della nuova stagione, a settembre, le cose tornino alla normalità. Un altro ringraziamento va ai nostri fedeli sponsor e partner, che continuano a sostenerci nonostante la difficile situazione generale e senza i quali la partecipazione alla ICE Hockey League non sarebbe possibile».

Rivoluzione in vista

«Come è noto – ha detto Knoll - quando finisce una stagione inizia subito quella successiva e dietro le quinte il lavoro prosegue con energia e determinazione. Tuttavia dobbiamo ancora aspettare che alcune condizioni basilari, soprattutto per quanto riguarda il regolamento di lega relativo alla composizione del roster, vengano definitivamente chiarite prima che l’HCB possa pubblicare qualsiasi notizia. Possiamo comunque anticipare che ci saranno profondi tagli e cambiamenti in squadra. La priorità andrà naturalmente ai giocatori locali, alla scelta dell’allenatore, del portiere e dei vari interpreti stranieri. L’obiettivo è quello di rinforzare il roster con “imports” giovani e affamati».

Il ringraziamento a capitan Bernard

«Voglio ringraziare il capitano Anton Bernard per il suo impegno professionale ed esemplare durante le tredici stagioni con la nostra maglia – ha sottolineato Knoll . Anton non è soltanto un giocatore di hockey su ghiaccio eccezionale, ma anche una persona straordinaria, che ha sempre dato il massimo e non si è sottratto alle difficoltà e alle responsabilità che una posizione come quella di capitano può portare. Tutto l’HC Bolzano augura ad Anton e alla sua famiglia il meglio per il suo futuro privato e professionale».

Fine del trattato e testa avanti. In attesa di capire il futuro della lega (a 14, 13 o 12 squadre?) Dieter Knoll si è già messo al lavoro. Dopo un anno così, il patron dei Foxes non può certo permettersi di lasciare nulla al caso.













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