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L’impresa di Visintin: due mesi fa il trauma cranico e la rottura del tendine

A dicembre sembrava ko per i Giochi di Pechino, oggi la medaglia di bronzo



PECHINO. Il bronzo olimpico di Omar Visintin oggi (10 febbraio) a Pechino è un'autentica impresa alla luce di quanto accadde esattamente due mesi fa.

Infatti il 10 dicembre 2021 l'altoatesino vincitore di una Coppa del Mondo, volò fuori pista durante una prova di Coppa a Montafon, in Austria, e venne portato via in elicottero.

Ricoverato in un ospedale della zona, gli venne diagnosticata, come scrisse lui stesso il giorno dopo su Facebook, "un trauma cranico, la lussazione del gomito sinistro e una rottura del tendine".

Aveva aggiunto un "torno presto", ma la sua partecipazione a Pechino 2022 sembrava fortemente in dubbio. Invece lavorando duro ogni singolo giorno l'azzurro era riuscito a recuperare a tempo di record, tornando alle gare due settimane fa a Cortina d'Ampezzo dove si era classificato all'ottavo posto.

Adesso, sulle nevi del Genting Snow Park, Visintin ha coronato il suo sogno olimpico, piazzandosi terzo dietro all'austriaco di madre italiana Alessandro Haemmerle (che vinse anche proprio a Montafon) e al canadese Eliot Grondin. Ma, evidentemente, come ha dimostrato oggi anche Visintin, lo snowboard è uno sport da superman, visto che ieri l'argento nel Big Air era stato vinto dall'americano Colby Stevenson, che a maggio del 2016, dopo un incidente stradale in patria in cui aveva riportato 30 fratture al cranio, era entrato in coma. Quando ne era uscito i medici gli avevano detto che probabilmente non avrebbe più recuperato le funzioni motorie, invece otto mesi dopo Stevenson era già tonato alle gare e ora, anche lui, ha assaporato la gioia immensa el podio dei Giochi.













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