Mastro Federer dà lezione all’«allievo» Berrettini 

Tennis. A Wimbledon lo svizzero ha interrotto in tre set il sogno dell’italiano: 6-1, 6-2, 6-2 Intanto anche Djokovic e Nadal proseguono il loro percorso ed entrano agilmente ai quarti



Londra (inghilterra). Impresa impossibile. Perchè con tutto il rispetto per Matteo Berrettini, il suo ottavo di finale del torneo tennistico più importante al mondo, quello di Wimbledon, ieri nel tardo pomeriggio, contro Roger Federer, era una mission impossible. E si è confermata tale: tre set, 6-1, 6-2, 6-2, e lo svizzero ha liquidato la pratica - Berrettini. Finisce così un torneo di Wimbledon comunque da ricordare per il tennista italiano, unico in azzurro quest’anno a doppiare la “boa” della seconda settimana sull’erba londinese. Poi l’incrocio con il Maestro, lo svizzero, numero 3 del ranking mondiale e 2 del tabellone, che ha impartito una lezione di quelle che si ricordano.

Nadal e “Djoko” avanti agili.

Ad aprire la giornata degli ottavi è stato lo spagnolo Rafael “Rafa” Nadal. Tutto molto semplice per lui, che ha conquistato un posto nei quarti di finale del singolare maschile senza faticare troppo e senza rovinare troppo il campo principale dell’All England Lawn Tennis Club di Londra, sul quale ha giocato ieri. Il giocatore spagnolo, numero 2 del mondo e 3 del seeding, ha superato il quarto turno del Major britannico sconfiggendo in tre set, con un eloquente tripolice 6-2, il portoghese Joao Sousa, numero 69 del ranking Atp. Nel pomeriggio poi, prima di Federer - Berrettini, ha faticato poco di più, e ha ceduto due game in più nell’arco dei tre set, Novak “Nole” Djokovic: per accedere ai quarti superando il francese Ugo Humbert, “Djoko” ha avuto bisogno, appunto, di tre soli set, chiudendo il discorso con un 6-3, 6-2, 6-3 che a sua volta è piuttosto eloquente.

«Coco» si sveglia dal sogno.

Intanto nel tabellone femminile del torneo più importante del mondo, si è interrotto il sogno di Cori “Coco” Gauff, finito negli ottavi di finale. La 15enne statunitense, dopo sei vittorie di fila sui prati londinesi (tre nelle qualificazioni e tre nel main draw), si è arresa ieri contro la rumena Simona Halep, settima testa di serie dello Slam britannico nonchè ex numero uno del mondo, che si è imposta con un duplice 6-3. Ma la giovanissima americana può consiolarsi, visto che è andata a casa anche la numero uno del mondo, Ashleigh Barty: la giocatrice australiana, prima favorita del seeding, ha ceduto agli ottavi contro la statunitense Alison Riske, numero 55 del ranking Wta, col punteggio di 3-6, 6-2, 6-3. Galoppa invece Serena Williams, che ieri ha staccato facilmente il pass per i quarti di finale battendo la spagnola Carla Suarez Navarro, 31 del ranking Wta e 30 del tabellone, con l’eloquente punteggio di 6-2, 6-2.

Fognini perdonato.

«Quello di Fognini è stato un commento molto sfortunato. Uno di quei commenti dettati dal “calore” del momento. È positivo il fatto che il giocatore si sia scusato subito»: lo ha detto, come riporta The New York Times, l’ex tennista britannico Richard Lewis, attuale amministratore delegato dell’All England Lawn Tennis Club. Fognini, si ricorderà, si è macchiato sabato di un episodio negativo, condito da imprecazioni verso gli organizzatori inglesi, “rei” di averlo relegato in un campo secondario, ma a Wimbledon hanno accettato le sue scuse.

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