BOLZANO . Nel dopogara del Palaonda la festa può davvero cominciare. La gioia è incontenibile, ma quando comincia la diretta su Sky Austria per il Pick Round, con le prime tre squadre delche devono pescare l’avversario da affrontare, cominciano le sorprese.

Nel bunker biancorosso cala il silenzio, Monardo, Frank e lo staff biancorosso sbirciano su un tablet con attenzione estrema. Alla fine, ma qualcuno lo aveva già immaginato, nessuno sceglie il Bolzano, perché in molti, tra gli addetti ai lavori, hanno capito che la mina vagante biancorossa è meglio evitarla. Ai Foxes tocca il Klagenfurt, che deve gioco forza accontentarsi dell’unica squadra rimasta. Si comincia tra cinque giorni nel catino della Stadthalle, contro una squadra che nel Pick Round non ha mai brillato, ma che in stagione ha sempre creato parecchi problemi a Egger e compagni. Intanto, però, c’è da godersi una serata incredibile, cominciata malissimo e terminata con quel meraviglioso abbraccio ideale da parte del popolo biancorosso che ha fatto emozionare anche i guerrieri sul ghiaccio, tornati sotto la curva per il saluto ai tifosi. L'urlo di gioia che esplode sulle tribune dopo la fine dei sessanta, interminabili, minuti, in molti lo ricorderanno a lungo.

«È stata una serata pazzesca – spiega Daniel Frank, autore del fondamentale 2-3 che ha rianimato i Foxes e il Palaonda – siamo partiti molto male, non cosa cosa sia successo, forse la tensione, il nervosismo, ma è andato tutto male. Direi che la reazione poi non è mancata e alla fine possiamo goderci un momento che abbiamo atteso per tanto tempo. Il Klagenfurt? Non importa chi vai ad affrontare ai playoff – sorride – sono arrivati loro e noi sappiamo che per andare avanti dovremo tirare fuori tutto, come di norma avviene nei playoff. Sono molto felice, abbiamo centrato un grande traguardo, ma non è finita qui». Stefano Marchetti è distrutto a fine gara, appoggiato al muro, senza forze, ma con un sorriso che la dice lunga sul suo stato d'animo. «Una serata pazzesca – dice il terzino fassano - eravamo un po’ sorpresi, ma dentro lo spogliatoio non è mai calato lo sconforto. Ci siamo guardati in faccia e ognuno di noi, onestamente, sapeva che non sarebbe potuto finire così la nostra stagione. Nel secondo drittel siamo entrati con grande carattere e potevamo anche segnare anche 5-6 gol. Sono contento di questi playoff e adesso guardiamo avanti. Ci toccherà il Klagenfurt, avversario da rispettare – conclude – ma se vuoi arrivare fino in fondo devi essere pronto per affrontare e battere tutti. C'è poco da girarci attorno. Godiamoci questa serata, poi ci concentreremo sul match di venerdì sera».

Le luci del Palaonda si spengono. Domenica sarà tutta un’altra storia. Comincia una nuova avventura, la più bella, attesa e snervante della stagione. (laco)