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Ora Jannik è pronto per il titolo

Sinner si prepara a tornare in campo, inserito in tabellone a Miami come testa di serie numero 2 dopo il forfait di Djokovic


Paolo Gaiardelli


MIAMI. Dal cemento della California alle spiagge della Florida. Da una costa all'altra degli States. E ad attrarre gli opposti sempre loro, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, pronti ora a dare vita ad un nuovo capitolo di una spettacolare rivalità sportiva.

Il teatro di battaglia è rappresentato dal Masters 1000 di Miami (al via da domani, mercoledì 20 marzo), dove, visto il forfait di Novak Djokovic, i due si presentano da teste di serie numero 1 e 2, dandosi appuntamento in finale. In alto lo spagnolo, reduce dal successo a Indian Wells; lì il murciano ha prima stoppato a quota 19 la striscia positiva di successi del talento altoatesino in semifinale, per poi superare Daniil Medvedev in finale e confermare così il suo prepotente ritorno dopo una seconda parte di 2023 e un inizio di 2024 non proprio scintillanti.

A comandare la parte bassa del tabellone del torneo c'è invece il 22enne di Sesto Pusteria, il quale, sotto il sole di South Beach, non solo vuole prendersi la sua rivincita nei confronti dell'iberico, ma anche cancellare un piccolo grande tabù, rappresentato da due finali disputate (2021 e 2023, ndr) ed entrambe perse.

Il cammino di Jannik

Sinner, che potrà godere, come testa di serie, di un bye al primo turno, incontrerà al suo esordio uno tra Pedro Cachin ed un qualificato.

In caso di vittoria avrebbe poi probabilmente Tallon Griekspoor o Alex Michelsen; agli ottavi, invece, la prima potenziale insidia, rappresentata da Frances Tiafoe o Tommy Paul, che, nelle ultime settimane, ha dato prova del suo ottimo stato di forma arrivando in semifinale ad Indian Wells.

Andando avanti con i ragionamenti, un possibile quarto di finale per Jannik potrebbe essere con uno tra Andrey Rublev e Stefanos Tsitsipas, mentre il più accreditato per l'incrocio di semifinale è senza dubbio Daniil Medvedev, detentore del titolo in Florida.

La strada di Carlos

Un percorso non banale, insomma, come del resto non sarà così semplice nemmeno per Carlos Alcaraz. Per lui il debutto più probabile sarà con Aleksandar Vukic, poi uno tra Borna Coric o Gael Monfils e ottavo di finale sulla rotta di Ben Shelton o Lorenzo Musetti. I possibili avversari dello spagnolo ai quarti sono invece Hubert Hurkacz, Sebastian Korda o Grigor Dimitrov, mentre per la semifinale si candidano Alexander Zverev e Holger Rune.

Gli altri azzurri

Sono sette, in tutto, gli azzurri già presenti in tabellone a Miami. Nella parte alta figurano i due Lorenzo, Musetti e Sonego. Il primo inizierà la sua avventura al secondo turno, o contro il russo Roman Safiullin, o contro un giocatore promosso dalle qualificazioni. Il secondo sarà invece opposto al britannico Daniel Evans.

Passando alla metà inferiore del draw, Flavio Cobolli fa il suo esordio assoluto a Miami contro un qualificato, mentre Matteo Berrettini è chiamato subito ad un super-classico contro Andy Murray: il 27enne romano è avanti 3-2 nel bilancio dei confronti diretti con il 36enne scozzese di Dunblane che però si è imposto in cinque set l'ultima sfida, giocata al primo turno degli Australian Open del 2023.

Sorteggio "tosto" anche per Matteo Arnaldi, che ha pescato il francese Arthur Fils, così come per Luciano Darderi, che, alla sua "prima volta" a Miami, deve vedersela con il canadese Denis Shapovalov.

Il ranking

Intanto, nella giornata di ieri, l'Atp ha aggiornato la sua classifica. In cima al ranking non si segnalano particolari variazioni, con Jannik Sinner sempre in terza posizione, a quota 8.310 punti e con la possibilità, nel prossimo Masters 1000, di incrementare al massimo di 400 punti il suo bottino considerando la finale raggiunta lo scorso anno. Per quanto riguarda la rappresentanza italiana, da segnalare l'ingresso nella Top 100 di Luca Nardi, il quale, reduce dall'exploit ottenuto ad Indian Wells, con tanto di vittoria nei confronti di Novak Djokovic, è arrivato alla posizione numero 97. Bel balzo in avanti anche per Matteo Berrettini, rientrato in Top 150 (142, +12) dopo la finale al Challenger 175 di Phoenix, il suo incoraggiante primo torneo dopo sei mesi di infortunio.













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