SERIE B

Per il Südtirol uomini contati: tra 14 giorni rientri preziosi

Il pareggio con il Benevento strameritato sul campo ha comunque evidenziato la carenza di alternative. Fondamentale il recupero degli infortunati.


Filippo Rosace


BOLZANO. Quattromila e venticinque applausi. E' il tributo con il quale il pubblico del Druso ha omaggiato il quinto risultato utile consecutivo, portato a casa dal Südtirol targato mister Pierpaolo Bisoli. Applausi che mantengono almeno tre chiavi di lettura. La prima è quella che declina il tributo al gruppo biancorosso, sottolineando l'ennesima performance, capitalizzata da Poluzzi e compagni al cospetto di un arcigno Benevento e con una situazione di emergenza che continua a rimanere il tema quotidiano nello spogliatoio di Maso Ronco.

L'undicesimo punto, difatti, è arrivato al termine di una prestazione che ha esaltato non solo le capacità di mister Bisoli nel saper mixare uomini e ruoli, ma anche l'adattamento dei protagonisti in biancorosso di fronte alle diverse necessità. Situazione che, comunque, è bene sottolineare, perché stress da prestazione e carichi di lavoro cominciano ad incidere, e non poco, sulla tenuta dei singoli. Il pari con il Benevento va comunque accolto con la necessaria standing ovation, perché conquistato con sudore e fatica contro una delle annunciate corazzate della categoria, anche se bisogna anche mettere nel focus che contro le Streghe sannite non tutto è girato per il verso giusto. In una sorta di riflesso condizionato, mister Bisoli, referti medici alla mano, è costretto a far girare sempre gli stessi giocatori e questo, alla lunga, provoca anche dei piccoli "stress" che si traducono in stanchezza fisica e mentale, e conseguente minore incisività in campo.

Non bisogna sottovalutare questo aspetto, perché soprattutto nel reparto avanzato mister Bisoli attualmente dispone di scelte e risorse davvero risicate, con il solo Capone a rispondere all'appello. Nella sfida con il Benevento più di un protagonista in biancorosso è apparso "appannato" e sottotono: come Tait, Odogwu, Berra e D'Orazio. La coperta è corta, e questo non perché non ci siano risorse nel roster ma perché diverse di queste sono ferme ai box per malanni vari. Domenica è toccato a Matteo Rover e Luca Belardinelli alzare bandiera bianca, sistemandosi in tribuna accanto a Voltan, Sprocati, Siega e Marconi. Due assenze importanti, quelle di Rover e Belardinelli, visto che nell'economia del gioco di mister Bisoli entrambi rappresentano due propulsori fondamentali per il centrocampo e per l'attacco.

Annotate le assenze, a mister Bisoli non è rimasto altro che ridisegnare le linee, affidando nuove competenze e nuovi ruoli. Fino a quando bisognerà fare di questa necessità una virtù? Lo scenario del futuro prossimo è presto detto: Belardinelli rientrerà oggi a lavorare con il gruppo così come dovrebbe fare anche Davide Voltan, mentre i tempi per il recupero di Rover s'allungano di una settimana. Tra due settimane è invece atteso il rientro di Nicholas Siega e per l'inizio di novembre (rullo di tamburi...) Mattia Sprocati e Michele Marconi cominceranno a seguire da vicino le disposizioni di mister Bisoli. Questo significa che per le prossime due gare, la trasferta di Perugia e l'incontro casalingo con il Parma, il tecnico bolognese dovrà lavorare con un gruppo ancora condizionato dalle assenze. Quattromila e venticinque applausi sono stati indirizzati ad un gruppo di uomini valorosi e generosi, che dimostrano un forte attaccamento alla maglia ed altrettanta consapevolezza di far parte di un progetto calcistico ambizioso.

Caratteristiche che mister Bisoli continua a trasmettere a piene mani, seguendo la sua filosofia di gioco ed anche quel suo stile fortemente caratteriale...senza se e senza ma! Atteggiamento che potrà avere qualche "sbavatura" (vedi la lite verbale scatenatasi tra il tecnico ed un componente della panchina del Benevento nella prima parte del primo tempo), che, in ogni caso, rimane comprensibile perché fa parte di quel carattere e quella motivazione che il tecnico di Porretta Terme sta trasmettendo di continuo ai suoi ragazzi. Ecco perché mister Bisoli, in un certo senso, merita la dedica speciale (seconda chiave di lettura) con 4.025 applausi personalizzati. Mister Bisoli non rappresenta l'uomo (l'allenatore) della provvidenza ma quel profilo di tecnico che avrebbe meritato di prendere da subito in mano le chiavi della panchina, bypassando così inutili perdite di tempo dedicate a quelle riflessioni che hanno agitato i giorni della società, durante l'interregno di mister Greco.

Ma questa è acqua passata! I 4.025 spettatori che hanno affollato il Druso rappresentano il presente ed anche il prossimo futuro. Ed eccoci alla terza lettura. Il Südtirol di mister Bisoli continua ad alimentare passione, entusiasmo e coinvolgimento. Domenica scorsa le 4.025 presenze hanno fatto sorridere il cassiere biancorosso ed anche lo stesso mister Bisoli che, in sala stampa, ha sottolineato quanto sia crescente il legame tra la tifoseria, gli appassionati e la squadra. Il pubblico sta dimostrando di apprezzare la realtà calcistica al suo primo campionato in cadetteria, apprezzamento che non è sporadico ma è una costante nel divenire della squadra di Bisoli. I 4.025 applausi vanno rivolti idealmente anche al pubblico bolzanino che, lasciata a casa la macchina, si è premurato di raggiungere ed affollare i tornelli dello stadio Druso stabilendo il record stagionale di presenze. E siamo solo agli inizi!













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