Rigoni: «I giovani ci sono, ma servono impianti per allenarsi»

Predazzo. La terza prova di Coppa del Mondo di combinata nordica in Val di Fiemme, ormai un classico del calendario, è stata l’occasione per tracciare assieme a Federico Rigoni, direttore tecnico...



Predazzo. La terza prova di Coppa del Mondo di combinata nordica in Val di Fiemme, ormai un classico del calendario, è stata l’occasione per tracciare assieme a Federico Rigoni, direttore tecnico della nazionale italiana di combinata e salto, un bilancio sul momento che sta vivendo il movimento italiano, anche alla luce dei nuovi arrivi nello staff tecnico: «Quest’anno siamo riusciti a far arrivare un nuovo tecnico per la combinata, Danny Winckelmann, che ci aiuterà nel salto dove abbiamo ancora da imparare dalle nazioni più forti. Abbiamo fatto questo investimento perché abbiamo fiducia nei nostri atleti e crediamo possano far bene».

Una fiducia riposta, oltre che nei veterani, anche nei giovani, che in Val di Fiemme hanno fatto il loro debutto in Coppa del Mondo: «Abbiamo portato sette atleti in Val di Fiemme, di cui due sono ancora junior (Radovan e Mariotti), mentre un altro junior, Jacopo Bortolas di Tesero, gareggia in coppa continentale. Cerchiamo di farli crescere seguendo questa nuova metodologia di allenamento introdotta da Winckelmann. Lavoriamo in previsione futura, visto che loro saranno gli atleti dei prossimi anni».

È un aspetto fondamentale quello legato ai giovani, specie in previsione delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026: «La rassegna olimpica in Italia è un bell’obiettivo, ma sono dietro l’angolo. Servono impianti su cui allenarsi, tra cui quello di Asiago che manca tanto al movimento italiano, ed una campagna di reclutamento per portare nuovi bimbi in questa disciplina».

Infine, un commento sull’importanza della Val di Fiemme per la combinata nordica: «La Val di Fiemme ha un’importanza fondamentale in questo momento. In estate, nonostante il Covid, siamo riusciti ad allenarci qui usando anche il trampolino da 60 metri dove è più facile, a velocità ridotte, lavorare sugli aspetti tecnici del salto».

Ora la testa andrà alle prossime tappe di Coppa del Mondo prima di partire per i Mondiali di Oberstdorf.













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