Calcio

Serie B, il Südtirol alle prese con il nuovo budget 

Nei prossimi giorni il direttivo presieduto dal presidente Gerhard Comper si ritroverà per dare il via alla programmazione della prossima stagione. L’amministratore delegato Pfeifer al lavoro in sinergia con il direttore sportivo Bravo e il mister Javorcic


Filippo Rosace


BOLZANO. Nuova categoria, nuovo budget. all’operazione serie B. Categoria che, questa volta, non si tratta di conquistare ma tentare di confermare. Obiettivo che la società biancorossa ha già messo nel mirino dal punto di vista tecnico, potendo continuare ad avvalersi delle esperienze di mister Ivan Javorcic e quella del Ds Paolo Bravo, mentre dal punto di visto operativo ed anche finanziario nei prossimi giorni ci saranno da rielaborare piani e strategie.

Per l’Ad Pfeifer ed i membri del Cda il lavoro incombe. Questa settimana la società biancorossa metterà in calce quelli che saranno i presupposti e gli strumenti per affrontare la nuova categoria, tracciando il grafico del potenziamento della struttura ed anche il conto economico che sarà indispensabile definire per finanziare il tutto. Senza nascondersi dietro ad un dito, l’argomento del budget è quello che catalizzerà ogni attenzione, sul tavolo della pianificazione. Rispetto alle precedenti stagioni, ed anche rispetto all’ultima che si è rivelata la più dispendiosa, le risorse economiche da investire lieviteranno, e non di poco.

È evidente che la categoria necessita di capacità ed anche, di conseguenza, di sacrifici. I tre milioni di euro con i quali è stata sigillata la stagione della promozione, vanno rimpinguati, ed anche in maniera robusta… praticamente bisognerà (almeno) raddoppiarli! I soldi non fanno la felicità, ma aiutano a viverla… questo per spiegare che se i tre milioni di euro del monte ingaggi del Cittadella (ultima nella graduatoria degli investimenti dell’ultimo torneo cadetto) hanno permesso alla società granata di sistemarsi a centroclassifica, i trentadue milioni di euro (e passa) non sono, invece, stati sufficienti al Parma non solo per vincere il campionato, ma neanche per sopravanzare in graduatoria lo stesso Cittadella.

Con undici milioni di euro investiti nel parco giocatori, invece, il Lecce ha vinto il campionato. È chiaro che il raggiungimento dell’obiettivo di partenza è dato dall’alchimia che si sviluppa tra elemento materiale (budget) e quello umano (giocatori). Per raggiungere la quadra da qualche parte bisognerà pur partire. Il Südtirol, edizione 2022-2023, sarà chiamato ad investire parecchio, considerato che la rosa che sarà messa a disposizione di Javorcic sarà praticamente rigenerata, con l’arrivo di una dozzina di volti nuovi. La prima stagione in cadetteria il Sütirol dovrà affrontarla e viverla con l’umiltà ed il basso profilo che compete alla matricola, ma anche con quella caparbietà e quella solidità che rappresentano i requisiti di partenza del club altoatesino. Nel suo primo anno da “cadetto” i biancorossi non dovranno puntare a sviluppare una politica sparagnina (e neanche forzatamente dispendiosa), piuttosto una politica oculata e lungimirante.

Un pensiero corre al settore giovanile. Il salto di categoria, finalmente, permetterà al Ds Paolo Bravo di inserire nel futuro roster biancorosso quei talenti che, fino alla scorsa stagione sono stati dirottati in club della prima e della seconda divisione. Nello stesso tempo, il settore giovanile del Südtirol dovrà registrare un’ulteriore accelerazione sia in termini di sviluppo che anche di prospettive.

Bisogna considerare, difatti, che l’ottanta per cento di quelle squadre cadette di moderate ambizioni, e tra queste il Cittadella, supportano la pianificazione di un budget contenuto con la ricchezza delle proprie “cantere”. In serie B bisognerà dare spazio ai Primavera di talento… se ci sono in casa bene, altrimenti bisognerà andare a scovarli e portarli a Bolzano. La sintesi del quadro generale è fissata nel concetto: “bisogna aumentare il budget”! La governance del Südtirol ne è consapevole, e per questo motivo sta allargando gli orizzonti societari con l’auspicato ingresso di nuovi soci.

Quella appena iniziata sarà una settimana che la governance altoatesina dedicherà a fissare le cifre e a pesare ogni singolo euro. Prima di cominciare ad affrontare (realmente) il mercato bisognerà che, chi di dovere, conosca le possibilità ed anche i limiti di spesa.













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