I due campioni a Madonna di Campiglio 

Stenmark e Tomba, incontro revival

Madonna di campiglio. Sono arrivati senza annunci e in punta di piedi, mescolandosi tra i numerosi ospiti di Madonna di Campiglio. Parliamo di Ingemar Stenmark e Alberto Tomba, due leggende nella...



Madonna di campiglio. Sono arrivati senza annunci e in punta di piedi, mescolandosi tra i numerosi ospiti di Madonna di Campiglio. Parliamo di Ingemar Stenmark e Alberto Tomba, due leggende nella storia dello sci e dello sport tutto con, in comune, l’aver scritto proprio a Campiglio, sul Canalone Miramonti, alcune delle pagine più belle delle loro strepitose carriere. Il primo ad arrivare è stato Stenmark, per una settimana di vacanza in famiglia, a seguito di un tour operator scandinavo che da anni lavora con la destinazione trentina. “Ingo”, con il basso profilo che lo ha sempre caratterizzato fuori pista anche negli anni dei trionfi, dopo il ritiro non era più tornato nella località nella quale ha vinto più di ogni altra (8 volte, cinque slalom e tre giganti), ma soprattutto dove colse la sua primissima affermazione in Coppa del Mondo il 17 dicembre 1974. Appena arrivato a Campiglio, Ingemar Stenmark ha ricevuto, all’Hotel Savoia, una delegazione locale: c’erano Tullio Serafini (presidente dell’Azienda per il turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena), Lorenzo Conci (presidente Comitato 3Tre), Albert Ballardini (vicesindaco, in rappresentanza dei comuni di Pinzolo e Tre Ville) e Bruno Felicetti (vicedirettore Funivie Campiglio). A Stenmark è stata consegnata una stampa su tela che lo ritrae, grazie a una foto storica del prezioso “Archivio Bisti”, giovanissimo vincitore a Campiglio nel 1974, tra Paolo De Chiesa e Fausto Radici. Uno dei momenti più emozionanti della settimana è stato poi il “ritorno in pista” di Stenmark, accompagnato dal presidente della 3Tre Lorenzo Conci sulla pista delle sue grandi vittorie, il Canalone Miramonti, che ha trovato molto cambiata. «Più ripida, più ampia, con un parterre d’arrivo molto più grande», ha commentato il campione. Che sorridendo ha aggiunto: «La pista è troppo ripida per me ora, per fortuna che ai miei tempi non era così ghiacciata!». Un giorno successivo, poi, a Cascina Zeledria si è svolto il momento conviviale con l’incontro tra i due grandi campioni, Stenmark e Tomba. E Stenmark ha ricevuto la sua Maglia Fulmine, il simbolo che il Comitato 3Tre ha reintrodotto per celebrare tutti i vincitori del passato e del presente.













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