Tre giovani moschettieri alla corte di re Paolo Favero 

Ippica. L’allenatore meranese oggi con un trio nella prova per i saltatori di ultima generazione «Thebah, Sopran Zarina e Awesome To Honor: non c’è un capitano. Fra i vecchi dico Aventus»


Claudio Mantovan


Merano. Una volta c’era il famoso OP che stava a significare Orlando Pacifici, adesso è tornato di moda PF ovvero Paolo Favero. Il trainer di Sinigo dopo aver demoliti tutti i record da quello delle vittorie a quello dei soldi vinti a quello delle partecipazioni dopo un breve periodo di offuscamento è tornato a brillare di luce accesa. Del resto, è doveroso ricordare che in tempi non remoti se si facevano le corse in ostacoli il fatto era dovuto proprio a Paolo Favero ed alla sua cavalleria.

L’avvento di tempi cupi per l’ippica e di nuovi ambiziosi proprietari ha costretto Favero a ridimensionare le sue vedute ma senza toglierli quella passione che da sempre ha caratterizzato la sua vita ippica. Oggi il trainer presenta una serie di cavalli e risponde presente in tutte le corse eccezion fatta per il cross.

Come mai Lei, zar dei cross per lungo tempo, ha tralasciato la specialità?

Semplice. Da quando non ho più Raffaele Romano come interprete dei cross ho preferito alzare bandiera bianca. È una decisione ponderata visto che Romano in cross non aveva uguali.

Quale è il suo cavallo oggi che vanta maggiori chances di vittoria?

Non ho dubbi e l’avete visto anche voi l’ultima volta. Aventus. È caduto quando aveva la vittoria in tasca. D’accordo corse sono corse però… fate voi.

Nella corsa più bella della giornata, il premio Cermes, riservato ai tre anni ne schiera tre. C’è un capitano con due attendenti?

Assolutamente no. Thebah, Sopran Zarina e Awesome To Honor correranno con chances paritetiche. Ho grande fiducia in tutti e tre.

Lei firma ormai da tempo partenti nelle corse in piano riservate ai gentleman ed alle amazzoni. È una mossa in prospettiva futura?

Direi di no. È soltanto un modo per dare una mano alla Merano Galoppo per aumentare i partenti e rendere più interessanti le corse. La mia grande passione sono gli ostacoli, non è certo un mistero e credo di averlo ampiamente dimostrato.

E con questa risposta Paolo Favero conferma ancora una volta di come le corse ed il relativo mondo gli stiano a cuore da quando in tempi lontani iniziò la carriera. Chapeau Paolo!

©RIPRODUZIONE RISERVATA.













Altre notizie

Attualità