Tutti pazzi per Doro Gli sponsor spingono per Pechino 2022 

Il fenomeno Wierer. Lei dice che prenderà una decisione solo alla fine di questa stagione ma in ballo c’è anche il ruolo di portabandiera. Intanto, tra medaglie e premi delle aziende che la sostengono, si va riempiendo la “cassaforte” della due volte campionessa mondiale


MARCO MARANGONI


Anterselva. Tutti pazzi per Dorothea, collezionista di allori che guarda già alle Olimpiadi di Pechino del 2022. Lei non si sbilancia, da mesi dice che prenderà una decisione solo alla fine di questa stagione, ma a condurla verso l’evento a cinque cerchi si è mossa la macchina dei tifosi su scala mondiale e degli sponsor. C’è anche un’altra variabile non trascurabile: essere una papabile candidata a portabandiera alla cerimonia d’apertura. Il tempo si sa è tiranno, la decisione sarà presa nell’autunno del prossimo anno, ma al Foro Italico questi due trionfi sono stati accolti decisamente “molto bene”.

La cassaforte di Dorothea

Il mondo della “Tigre delle nevi” è fatto di gare, eventi, premiazioni e momenti istituzionali, da quelli con le “sue” Fiamme Gialle fino al solenne ricevimento a Villa Abamelek alla corte dell’ambasciatore russo in Italia, Sergey Razov per la conquista della Coppa del mondo generale dello scorso anno. La presenza in eventi pubblici significa visibilità per gli sponsor. A supportare la biatleta altoatesina dagli occhi bistrati da tigre siberiana e dal volto da miss, sono circa una decina di aziende (italiane e straniere). Il puzzle dell’agenda della campionessa viene assemblato da Andrea Vidotti, il manager che segue anche lo sciatore Christof Innerhofer e Michela Moioli, oro olimpico dello snowboardcross.

Ma cosa c’è nella cassaforte della Wierer? Cifre lorde alla mano, le tre medaglie sin d’ora vinte ai Mondiali di Anterselva hanno fruttato 65mila euro (25 per ogni oro e 15 per l’argento nella staffetta mista). L’incasso tramite gli sponsor stimato per questa stagione s’aggira sui 400mila euro ma gli storici trionfi hanno già fatto scattare ulteriori premi che s’aggirano tra i 10 e i 15mila euro a sponsor (sono 30-40mila in caso di Olimpiadi). C’è poi lo stipendio della Guardia di Finanza, circa 1500 euro al mese. Ad applaudire le imprese di Doro anche un nome noto dell’ambiente dei motori, Stefano Dominicali, amministratore delegato della Lamborghini.

Pertile, decolla lo share

«È scoppiata la biathlon mania, lo vediamo dagli ascolti televisivi che stanno schizzando in alto. Il tutto grazie ad una serie di fattori. Diciamo che Dorothea è un personaggio eccezionale, poi c’è il lavoro del comitato organizzatore che crea le basi per un evento straordinario e il pubblico lo colora». Parole di Sandro Pertile, fiemmese, che ad Anterselva è responsabile del progetto televisivo. «Sono l’interfaccia tra il comitato organizzatore locale e l’Eurovisione», dice Pertile, che dal primo aprile tornerà ad occuparsi del suo primo grande amore, il salto con gli sci, andando a ricoprire il prestigioso incarico di direttore di gara del circuito maschile di Coppa del mondo.

Boom anche in Italia

«Posso dire che negli ultimi due anni il pubblico italiano che segue il biathlon è cresciuto, non ho ancora i dati alla mano ma i risultati sono già straordinari – dice Pertile –. Allo stadio la metà dei tifosi arriva dalla Germania, il resto è spalmato ma la presenza italiana, date anche la bandiere sugli spalti, è in crescita».

Alla domanda perché la Rai non segue la Coppa di biathlon e si limita a quella di sci nordico – gli azzurri regalano poche soddisfazioni – Pertile dice, «la Rai non ha mai seguito il biathlon da quando c’è Dorothea, i diritti televisivi sono diversi, quelli Fis sono gestiti da Infront, quelli del biathlon in Italia sono acquistati da Discovery Channel (Eurosport)».

I dati riferiti al successo della Wierer nella pursuit indicano ben 351 mila spettatori (oltre 2% di share) su Raisport e 91 mila sul canale satellitare Eurosport.

Tra bellezza e bravura, Doro fa esplodere la biathlon mania.

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