Vecchi: «Sfida complicata e ripresa per due volte» 

Il mister: «Abbiamo commesso degli errori ma poi abbiamo legittimato la vittoria» Morosini: «Alto Adige terzo cosa significa? Assolutamente nulla, una partita alla volta»


FILIPPO ROSACE


BOLZANO. Volti distesi e sorridenti in sala stampa. Nell’entourage biancorosso la quarta vittoria consecutiva è utile a stappare un’altra bottiglia di prosecco ma non per stilare proclami o disegnare progetti futuri. Bisogna rimanere con i piedi ben piantati per terra ed accontentarsi di aver compiuto un altro passo in avanti.

“I conti si faranno a marzo – ha detto mister Vecchi – non è ancora il momento per stilare previsioni o fare proclami. Prima bisogna affrontare tutte le avversarie…”

La quarta vittoria che ha contribuito a posizionare l’Alto Adige al terzo posto, va si analizzata nella sua interezza ma senza pigiare sull’acceleratore delle emozioni.

“E’ stata una partita complicata, nel senso che ce la siamo complicata noi nel primo tempo e nello stesso tempo ce la siamo ripresa per ben due volte. Abbiamo commesso degli errori dovuti per ingenuità ed anche un po' per insicurezza. Ci siamo complicato la vita ma i ragazzi sono stati bravissimi a pareggiare subito, e poi nel secondo tempo hanno saputo legittimare la vittoria. Se non avessimo fatto un primo tempo così con la voglia ed il carattere di riprendere la gara, probabilmente non ci sarebbe stato un secondo tempo così intenso…magari chissà si sarebbero verificate le situazioni della partita con la Reggiana. La sensazione ad un certo punto era quella. Invece non è andata così. Ripeto siamo stati bravissimi a riprenderla nel primo tempo e poi nel secondo tempo i ragazzi hanno confezionato una grande impresa”.

Primo tempo durante il quale l’Alto Adige ha commesso qualche leggerezza di troppo?

“Qualche errore, qualche situazione c’è stata ma che non ritengo di leggerezza, piuttosto legata a qualche errore tattico e tattico. Siamo tutti contenti quando si vince, anche se da allenatore sono contento quando si vince e si sbaglia anche perché c’è ancora qualcosa su cui lavorare…ma non serviva prendere. Se preferisco vincere così o piuttosto vincere per uno a zero? Vincere per uno a zero – risponde deciso l’allenatore – non mi piace prendere tanti gol. Arrivavamo da un periodo durante il quale ne avevamo presi pochi mentre oggi sono stati tanti. Gol dovuti più ad errori individuali, con maggiore serenità e fiducia riusciremo a limare anche questi errori”.

Archiviata la vittoria con il Modena, l’Alto Adige è atteso dal doppio confronto con la Ferapisalò: mercoledì al Druso per la coppa Italia e domenica in terra bergamasca per l’ottava di campionato. Spazio per il turn over?

“Sicuramente giocherà chi ha giocato meno. Avremo modo di vedere in campo qualche ragazzo che ancora non si conosce. Credo sia giusto farli giocare non perché si tratta della coppa Italia, ma perché devono trovare la condizione per entrare in campo ed essere a disposizione di questa squadra”.

Il segno della “elle” ripetuto due volte verso la tribuna, è l’immagine della felicità di Tommaso Morosini, vero profeta di questo Alto Adige.

“Ho dedicato i gol alla mia Laura, alla mia famiglia ed anche ad un gruppo di amici che sono venuti a trovarmi – ha commentato l’uomo ovunque biancorosso – Siamo contenti del risultato e della prestazione che siamo riusciti ad offrire. Un diverso atteggiamento mentale tra primo e secondo tempo? L’atteggiamento mentale è stato lo stesso, è chiaro che bisogna accettare gli episodi che si creano. Abbiamo lottato contro una squadra importante e di qualità. Alto Adige terzo cosa significa? Assolutamente nulla, adesso è veramente inutile pensare ad altro sen non a pensare ad una partita alla volta”.













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