Wierer regina, è bis di Coppa

Bolzano. La Coppa del mondo torna a casa. Nella scintillante bacheca di Dorothea Wierer, la quale, evidentemente non appagata fino in fondo, dopo avere incantato durante il Mondiale di Anterselva,...


Paolo Gaiardelli


Bolzano. La Coppa del mondo torna a casa. Nella scintillante bacheca di Dorothea Wierer, la quale, evidentemente non appagata fino in fondo, dopo avere incantato durante il Mondiale di Anterselva, chiuso con ben quattro medaglie al collo, ha calato uno straordinario bis, alzando al cielo, come accaduto al termine della stagione 2019, la sfera di cristallo.

Doppietta da brividi

Un successo sofferto, una prima posizione costruita proprio grazie ai risultati d’eccezione ottenuti nel corso della rassegna iridata disputata davanti agli amici di sempre, e difesa negli ultimi giorni con i denti dalla 29enne di Rasun, la quale, tra gli attacchi polemici scagliati contro l’Ibu, rea di non aver interrotto per tempo l’annata sportiva causa emergenza sanitaria da Coronavirus, ha trovato le forze nervose e fisiche per domare il veemente ritorno della norvegese Tiril Eckhoff, la quale, fino all’ultimo, ha fatto soffrire tutti tifosi azzurri, attaccati ieri alla televisione o davanti ai vari live-ticker, per non perdersi nemmeno un metro dell’inseguimento di Kontiolahti, in Finlandia. L’ultimo atto ha regalato le emozioni che il pubblico di questa splendida disciplina che è il biathlon meritava. Dalla speranza, ad un briciolo di sconforto, fino alla gioia, incontrollata, per una rimonta da campionessa consumata, compiuta dalla numero uno d’Italia, e, a questo punto, del mondo.

«Andrà tutto bene»

C’è voluta tanta forza di volontà da parte dell’altoatesina per risalire la classifica che la vedeva, alla partenza della gara conclusiva, scattare dalla diciannovesima posizione, quella ottenuta nella sprint del venerdì, proprio il giorno in cui Dorothea sulla sua carabina ha scritto «Andrà tutto bene». Un messaggio certamente per l’Italia, alle prese con un momento drammaticamente complicato, ma allo stesso tempo per se stessa, per ricordarsi che la Coppa del mondo era lì, alla portata, nonostante servisse un’altra impresa per andarsela a prendere. Ma i supereroi sono così, mostrano il mantello quando ce n’è davvero bisogno. E dopo le quattro vittorie stagionali, ecco che, un’altra volta, c’è stato bisogno di “Super Doro”, per ritrovare nel radar la Eckhoff, partita terza, e soprattutto partita forte, meglio della nostra. La 29enne delle Fiamme Gialle ha avuto la forza di non perdere mai la testa, nemmeno quando la sua posizione non migliorava, mentre la norvegese, dopo il terzo poligono, si portava addirittura al comando del gruppo.

La svolta

Tutto finito? Macché. Il biathlon è magico e mai, mai scontato. Ed ecco, puntuale, al quarto passaggio al tiro, il colpo di scena. La scandinava, fredda per definizione, si scopre fragile. Fallisce ben tre bersagli. Wierer non è impeccabile, ma si ferma ad un solo errore e centra un incredibile sorpasso. Nell’ultimo giro c’è solo da controllare. Eckhoff, come previsto, torna sotto, tenta il tutto per tutto, ma l’altoatesina non la molla, non la lascia scappar via. Le concede la decima piazza, Dorothea è però lì dietro, undicesima, ma soprattutto prima nella classifica generale, quello che conta davvero. Il finale perfetto, quello che l’azzurra merita, dopo sette podi a livello individuale, due in staffetta, e, come già ricordato, le prestazioni d’autore ai Mondiali, il tutto impreziosito ulteriormente dalla coppetta di Mass Start.

Sorride anche Vittozzi

Una chiusura in bellezza se la regala anche Lisa Vittozzi, ieri terza al traguardo ed al secondo podio stagionale: la sappadina è stata sempre nelle posizioni di vertice, ed ha concluso in maniera positiva un periodo certamente non facile. Davanti a lei ci sono solo la francese Julia Simon, al primo trionfo con due errori, e la svizzera Selina Gasparin attardata di 17”3. L’altra italiana al via, Federica Sanfilippo, è 40esima e in zona punti.













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