Zango abbatte il muro dei 18 metri

Roma. Il 2021 dell'atletica leggera si apre con una grande impresa, realizzata quasi in sordina in un meeting al coperto e a porte chiuse nella cittadina francese di Aubiere. Il saltatore del Burkina...



Roma. Il 2021 dell'atletica leggera si apre con una grande impresa, realizzata quasi in sordina in un meeting al coperto e a porte chiuse nella cittadina francese di Aubiere. Il saltatore del Burkina Faso Hugues Fabrice Zango ha realizzato il record mondiale per il triplo salto indoor con la misura di 18,07 metri, battendo quello che il suo allenatore, il francese Teddy Tamgho, con 17,92 deteneva da quasi dieci anni. Un salto fenomenale, a circa una spanna dal record assoluto di 18,29, detenuto dal 1995 dal britannico Jonathan Edwards. Ventisette anni, un bronzo mondiale a Doha e un primato personale che fino a oggi era misurato in 17,77, Zango al debutto stagionale ha allungato quindi di 30 centimetri il proprio limite proprio nel sesto e ultimo salto della serie. Considerando anche le gare all'aperto, l'atleta africano 27enne è il settimo di sempre a planare oltre la barriera degli otto metri e il primo del suo continente a diventare primatista mondiale in una prova maschile di salto. "Vedermi al di sopra dei grandi nomi che mi hanno ispirato e superare i 18 metri è semplicemente eccezionale - ha detto Zango -. Ora posso puntare ad una medaglia d'oro. C'è molta soddisfazione perché dimostra che il lavoro paga". "Quando lo studente supera il suo maestro" ha twittato Thamgo, campione del mondo 2013. "Sapevamo già che il record doveva cadere. Ora torniamo a lavorare perché non dobbiamo fermarci qui", ha aggiunto. Per il burkinabè lo sguardo va infatti alle Olimpiadi di Tokyo, dove sogna di imitare i trionfi dei mezzofondisti del suo continente. Il suo impegno è però notevole anche nello studio, visto che in Francia, dove vive da alcuni anni, sta preparando una tesi in ingegneria elettronica.

Brianna McNeal, campionessa olimpica a Rio de Janeiro nei 100 ostacoli, e' stata sospesa provvisoriamente dalla The Athletics Integrity Unit per aver violato le norme antidoping. In particolare la 29enne statunitense e' accusata di aver "inquinato il processo di gestione dei risultati". Iridata a Mosca nel 2013, la McNeal e' stata squalificata per un anno nel 2017 dopo aver saltato tre controlli in 12 mesi.













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