Commissione Pe, in Italia migliorano le norme contro caporalato



 - Durante la missione a Roma della commissione per il Controllo dei bilanci del Parlamento europeo "abbiamo avuto l'opportunità di discutere di problematiche legate alla migrazione illegale e ai migranti non registrati e oggetti di abusi come lavoro illegale e caporalato. Il ministro dell'Agricoltura ieri chi ha illustrato nuove misure di contrasto al caporalato, e abbiamo potuto constatare che sembra vengano varate misure preventive per evitare che ci sia questo fenomeno, che quasi riduce in schiavitù". Lo ha dichiarato Monika Hohlmeier (PPE), capo delegazione della commissione del Parlamento europeo che ha concluso una visita a Roma per una indagine conoscitiva su presunti reati sui fondi agricoli dell'Ue. "Apparentemente c'è un notevole miglioramento della legislazione per contrastare il fenomeno del caporalato".

"Se qualcuno riceve fondi europei e li usa per impiegare persone non registrate clandestine, mentre qualcun altro fa cose come si deve, c'è una distorsione di concorrenza. Chi rispetta le regole non deve essere svantaggiato rispetto a chi non le rispetta", ha sottolineato l'eurodeputata tedesca. "Abbiamo quindi guardato alle sanzioni eventuali per garantire che questo uso fraudolento delle persone possa portare a una sospensione del pagamento dei fondi europei. Abbiamo ricevuto una conferma in questo senso", ha affermato.









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