Lollobrigida, 'agricoltore è centro di sviluppo economico'



(ANSA) - ROMA, 27 MAR - "Con il contributo decisivo dell'Italia si sta tornando a ragionare pragmaticamente, seguendo la logica della difesa della ricchezza della nostra Unione Europea, intesa come la immaginarono i padri fondatori dell'Europa nel 1957, con la produzione che doveva garantire più ricchezza e prosperità ai popoli europei insieme alla pace.
    Purtroppo abbiamo la guerra alle porte e dall'altra parte abbiamo visto impoverire alcuni settori strategici, come quello dell'agricoltura, che nel tempo sono stati subordinati a scelte ideologiche che non avevano alcun senso. E allora siamo entrati 18 mesi fa in Unione Europea con un governo guidato da Giorgia Meloni che ha cambiato l'approccio alle vicende, dicendo che per noi l'agricoltore era il centro dello sviluppo dell'economia europea, ne garantiva l'approvvigionamento alimentare, garantiva la qualità e garantiva l'ambiente. Era il primo ambientalista".
    Così il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, intervistato da Radio24 all'indomani del Consiglio Agrifish a Bruxelles.
    "Per questo - ha proseguito Lollobrigida - abbiamo chiesto dall'inizio la revisione dell'impostazione e un cambio di rotta decisivo" e, ha aggiunto "oggi l'agricoltura non è più un pericolo per l'ambiente agli occhi dell'Europa ma deve essere, come è, il centro della protezione dell'ambiente".
    Sotto la lente anche la garanzia di reddito e prezzi giusti.
    In particolare, ha evidenziato Lollobrigida - abbiamo chiesto di creare un osservatorio sulla trasparenza dei prezzi dal produttore al distributore arrivando al consumatore" per arrivare a valutare "se qualcuno approfitta della sua posizione dominante mettendo in difficoltà ovviamente l'elemento più debole, che 9 volte su 10 è il produttore agricolo, a cui deve essere riconosciuto il giusto prezzo che non può scendere sotto i costi di produzione". (ANSA).
   









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