Vedi Napoli e poi mangia, 14 itinerari su cultura del cibo



(ANSA) - NAPOLI, 26 MAR - Dalle cozze, 'cibo sacro', raffigurate anche nelle monete dei fondatori greci, alla 'genovese' di orgine angioina, rigorosamente vegetariana: è la cultura del cibo protagonista di "Vedi Napoli e poi mangia", rassegna ideata, promossa e finanziata dall'Assessorato al Turismo e alle Attività produttive del Comune di Napoli, supervisore l'antropologo Marino Niola.
    Dal 28 marzo all'1 maggio saranno 14 gli appuntamenti gratuiti in sette luoghi celebri o da scoprire: Refettorio Regina Coeli, Associazione Verace Pizza napoletana, San Domenico Maggiore, Sala del Lazzaretto, Monastero di Santa Maria in Gerusalemme (Atrio delle Trentatrè), Real Orto Botanico, Terme di Agnano.
    Protagoniste saranno le più amate pietanze della tradizione: le Cozze del giovedì santo, la Margherita tra santi e regine, la Parmigiana, il Casatiello tra dolce e salato, la Pastiera, le Zeppole di San Giuseppe fritte, la Minestra Maritata, le Polpette classiche e vegetariane, la Genovese a Napoli, il Baccalà sotto il Vesuvio, il Cioccolato e Caffè, la Pasta al Forno, la Pasta & Piselli, la Lasagna Partenopea.
    Show cooking e degustazioni affiancheranno incontri con relatori come Niola ed Elisabetta Moro, e performance artistiche. Tra gli ospiti Peppe Barra, Patrizio Rispo, Mario Maglione. Gli chef sono Giuseppe Daddio, Rosanna Marziale, Aniello di Caprio, Michele Baratonia, Annamaria Chirico, Antonio Cesarano, Antonio Liguori. Prenotazione su eventbrite.it.
    "Il nostro osservatorio prevede 200.000 arrivi nel week end di Pasqua, gli albergatori comunicano una copertura dall'80% all'85% e nell'extra alberghiero la percentuale sale leggermente. Accanto a un'offerta turistica esperienziale, vengono implementati i servizi", annuncia l'assessora Teresa Armato. "Basta venire a Napoli e ci si interroga veramente su cosa sia la qualità della vita, che qui, a dispetto delle statistiche e dei parametri, è altissima. Una delle ragioni sta proprio nel cibo, nel modo di concepirlo come strumento di relazione sociale, di condivisione e di piacere" spiega Niola citando anche Goethe.
    Giovedì 25 aprile, alle 20.00, nella Chiesa di San Potito concerto del coro That's Napoli Live Show, diretto dal maestro Carlo Morelli. (ANSA).
   









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