A Napoli torna a splendere il Sepolcro di Don Pedro de Toledo



(ANSA) - NAPOLI, 27 FEB - Torna a risplendere il monumento funebre di Don Pedro Alvarez De Toledo marchese di Villafranca nella Reale Pontificia Basilica di San Giacomo degli Spagnoli, a Napoli: i lavori di restauro (possibili grazie a Capri Group, mecenate dell'Associazione Friends of Naples) sono stati svelati alla presenza del sindaco Gaetano Manfredi, di Giuseppe de Vargas Machuca (Reale Arciconfraternita del Monte del Santissimo Sacramento dei Nobili Spagnoli, proprietaria della Chiesa), di Alberto Sifola (presidente di Friends of Naples), Carlos Tercero, consigliere affari culturali della Ambasciata di Spagna e Marta Vadillo, console generale di Spagna.
    Il monumento fu ordinato dal maggiore dei vicerè spagnoli che incaricò Giovanni Merliano da Nola: la morte lo colse però prima che fosse ultimato, nel 1553, a Firenze (Don Pedro era padre di Eleonora da Toledo e quindi suocero di Cosimo I dei Medici), dove fu sepolto nel Duomo anche se non si hanno notizie certe sulle sue spoglie.
    I lavori di costruzione del sarcofago per il viceré e Donna Maria Osorio y Pimentel terminarono solo nel 1570. La Chiesa costruita nel 1540, restaurata nel 1741, è oggi inglobata nel prospetto di Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli e all'interno conserva preziose opere di autori come Giordano e Vaccaro.
    Il sindaco Manfredi, che ha definito la Chiesa, riconosciuta come 'nazionale di Spagna', "uno dei luoghi simbolici della città", ha ricordato l'importanza della figura di Don Pedro per la storia di Napoli: "Per la sua visione fu un innovatore oltre che un grande mecenate, creò un ponte con Madrid. Questo restauro può dirsi anche il preludio di un grande progetto al quale stiamo lavorando da oltre un anno e che si lega alla città di Firenze, oltre che alla Spagna".
    Il restauro è stato reso possibile grazie al coinvolgimento dei maestri de L'Officina Restauro con Del Core Restyling e si inserisce nei grandi lavori di recupero avviati nel 2019 sotto la sorveglianza della soprintendenza Archeologia Belle arti e paesaggio. "Siamo lieti di aver contribuito al restauro sostenendo Friends of Naples", hanno dichiarano Nunzio e Anna Colella fondatori del gruppo Capri. (ANSA).
   









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