Infinity, i 90 anni senza limiti di Michelangelo Pistoletto



ROMA - Cinquanta opere e quattro grandi installazioni site specific raccontano Michelangelo Pistoletto. Il maestro di Biella, 90 anni tra qualche mese (il 25 giugno), visto attraverso i lavori più rappresentativi al centro delle mostre che dal 1963 a oggi hanno scandito i suoi 60 anni di vita artistica. E' l' omaggio che gli riserva dal 18 marzo al 15 ottobre il Chiostro del Bramante, a Roma, con ''Infinity, l' arte contemporanea senza limiti''. Fino ad oggi le iniziative promosse con la direzione dello spazio espositivo a due passi da Piazza Navona si sono discostate dal più consueto e rigoroso piano museale verso un percorso narrativamente più coinvolgente ottenendo un successo inaspettato. ''Ora - sottolinea Danilo Eccher, il curatore - è giunto il momento di provare e proporre una mostra personale. Michelangelo Pistoletto ha la forza di sostenere da solo il peso di un monumento storico, un gioiello rinascimentale come il Chiostro del Bramante, è un artista che dimostra che l' arte non ha limiti. E' un viaggio emozionante dentro la poetica e il mondo, i tanti mondi, di uno dei maestri dell'arte contemporanea''. ''Ho scoperto - dice l' artista - che l'universo e la mia mente hanno in comune lo stesso principio, e agiscono attuando lo stesso principio. L'universo contiene tutto il possibile e man mano a ogni istante, nella combinazione degli elementi diversi, lo traduce in essere. Il nostro cervello è come l'universo perché contiene tutto il possibile e con l'arte lo trasforma in essere''.
    ''Michelangelo Pistoletto - spiegano i promotori - compie quest' anno 90 anni e per Chiostro del Bramante è un onore inaugurare questa nuova stagione espositiva con una sua grande mostra, con lavori storici e realizzate ad hoc per i nostri spazi, che sorprenderanno per l'instancabile energia creativa''.
    Le opere scelte per il percorso espositivo coprono l'intera carriera del maestro, dagli anni Sessanta con i quadri specchianti, Metrocubo di Infinito, Venere degli Stracci, Orchestra di stracci e Labirinto, gli anni Settanta con L'Etrusco e la serie delle Porte Segno Arte insieme ad Autoritratto di Stelle fino a lavori più recenti. Negli anni Novanta i Libri, nel Duemila i quadri specchianti oltre ai progetti legati alla formula della creazione, Love Difference-Mar Mediterraneo e Neon, al Terzo Paradiso. Quest' ultima, del 2003, simboleggiata da due cerchi più piccoli accostati a un cerchio centrale più grande come riconfigurazione del segno matematico dell' Infinito, è diventata un suo segno inconfondibile dal valore profetico anche per quel che riguarda il temi legati al destino della Terra. ''E' la terza fase dell' umanità - ha spiegato - che si realizza nella connessione equilibrata tra l' artificio e la natura… Il Terzo Paradiso è il grande mito che porta ognuno ad assumere una personale responsabilità nella visione globale. Paradiso in lingua persiana significa 'giardino protetto'. Noi siamo i giardinieri che devono proteggere questo pianeta e la società che lo abita''. Nel 2012 Pistoletto ha lanciato il Rebirth Day, il giorno della rinascita, chiamando gli artisti a una festa il 21 dicembre con più di cento interventi in tutto il mondo ''per la rigenerazione responsabile della nostra società''. Uno degli eventi di maggior effetto, fu il cordone umano di 50 mila persone tenutesi per mano nei 54 km che separano Torino da Susa.
    Per il 21 marzo di quest' anno il maestro ha proposto il ''Rebirth Path'', il sentiero della rinascita, un flash mob di persone invitate a unirsi per mano a tracciare una linea virtuale che leghi il mondo intero ''contro tutte le mostruosità create dall' uomo, nessuna esclusa''. (ANSA).
   









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