Mostra racconta pioniere aviazione commerciale Renato Morandi



(ANSA) - FALCONARA MARITTIMA, 29 FEB - A metà degli Anni Venti l'ingegner Renato Morandi fondò ad Ancona la Transadriatica, tra le prime compagne aeree in campo civile, in seguito con base all'aeroporto Nicelli del Lido di Venezia. Una esemplare storia italiana di chi, con intuito e passione, è stato capace di guidare il Paese verso il futuro. Una storia ripercorsa dall'esposizione fotografica inaugurata al terminal arrivi dell'Aeroporto Raffaello Sanzio di Ancona-Falconara che proseguirà fino al 30 aprile.
    A Renato Morandi, avo di Andrea e Chiara che oggi guidano ad Ancona l'omonimo Gruppo con 110 anni di storia nel settore navale, è dedicata l'esposizione che è anche una storia d'Italia. Nato ad Ancona nel 1902, sorvolò i cieli dell'Italia ed è di fatto uno dei padri dell'aviazione commerciale italiana grazie alla Transadriatica. Una serie di scatti d'epoca riporta la storia di un Paese uscito da poco dalla Grande guerra, che cercava le prime forme di modernizzazione, a partire da quanto accadeva nei cieli. La vivacità di Renato Morandi e il suo spirito di iniziativa portarono a consacrarlo come il fondatore della prima compagnia aerea che non impiegava velivoli idrovolanti, gettando le basi per quello che sarà lo sviluppo dell'aviazione commerciale in Italia.
    Dopo una parentesi in Germania, dove frequentò gli stabilimenti aeronautici Junkers, acquisendo esperienze fondamentali, ad Ancona fondò, con il fratello Mario e il supporto della famiglia, la Società Anonima di Navigazione Aerea Transadriatica, poi trasferita al Lido di Venezia perché lì erano presenti le maestranze meccaniche che gli servivano per sviluppare il suo progetto. Quella di Morandi è un'impresa pionieristica, un misto di geniali intuizioni e fortunati incontri che in quattro anni lo portarono a sviluppare un considerevole numero di rotte, in Italia e in Europa. La corsa di Morandi fu interrotta nel 1930 a causa della sua prematura scomparsa dovuta ad un incidente all'aeroporto romano Littorio.
    Le foto riproducono il clima dell'epoca, la tecnologia che puntava verso il futuro, i riconoscimenti a Morandi, come nel settembre del 1928, quando il Re d'Italia Vittorio Emanuele III, in occasione di una visita a Venezia, si recò all'aeroporto del Lido per passare in rassegna installazioni e organizzazione della Transadriatica e si complimentò con il suo fondatore.
    Nella storia di Renato Morandi c'è l'Italia in bianco e nero degli Anni Venti come immagini di una mostra che mette in vetrina il passato dell'Italia a 100 anni di distanza, preoccupandosi di mostrare una parte di Paese proiettata in quello che sarebbe diventato il nostro presente.
    "Questa mostra - commentano oggi i pronipoti Andrea e Chiara - è anche un modo per riscoprire e rinsaldare il valore delle nostre radici che significa conoscere ancora di più e meglio la storia della propria famiglia. È significativo il legame tra Ancona e Venezia e tutta la dorsale Adriatica che la Transadriatica sviluppò 100 anni fa, in quanto ancora oggi lo sviluppo infrastrutturale della Macroregione Adriatico-Ionica rappresenta un tema centrale. Dunque, riconoscere il valore di quanto è stato costruito negli anni passati alimenta la visione futura del nostro territorio". (ANSA).
   









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