Testamenti di grandi italiani a Bologna



BOLOGNA - L'Italia raccontata da un punto di vista inedito, quello delle ultime volontà di uomini che ne hanno fatto la storia, da Guglielmo Marconi a Pier Paolo Pasolini. Dopo le tappe di Genova e Palermo, la mostra itinerante "Io qui sottoscritto. Testamenti di grandi italiani" che raccoglie i testamenti di connazionali illustri, approda a Bologna. Sotto le "Due Torri", a Palazzo Boncompagni, per l'occasione sarà esposto anche un documento inedito di Pasolini.    La mostra, che aprirà al pubblico il 24 novembre, è frutto di una raccolta di secoli dagli Archivi notarili e di Stato di tutta Italia. Alle presenze "fisse" della mostra - Cristoforo Colombo, Enzo Ferrari, Gianni Agnelli, Giuseppe Garibaldi, Camillo Benso Conte di Cavour, Alessandro Manzoni, Giovanni Pascoli, Enrico De Nicola e molti altri - per la tappa bolognese sono stati scelti i testamenti di personaggi nati e vissuti nella città "dotta": Luigi Galvani, Cardinal Giacomo Lercaro, Farinelli, Don Olinto Marella, Cesare Mattei, Guglielmo Marconi.    In anteprima assoluta un dattiloscritto originale con annotazioni e inserimenti autografi di Pier Paolo Pasolini, che il pubblico potrà ammirare grazie alla collaborazione con il Centro Studi "Archivio Pier Paolo Pasolini" della Cineteca di Bologna. Quello proposto dall'esposizione non è solo uno spaccato italiano ma un "viaggio" nei volti umani di "grandi italiani". Le ultime volontà non lasciano conoscere solo la situazione familiare ed economica di chi le esprime, ma anche il suo animo, le scelte morali, civili e soprattutto lasciano trasparire propensioni personali e carattere.    Nella città emiliana (fino al 14 dicembre) la mostra è stata dedicata al fondatore dell'Ant recentemente scomparso, Franco Pannuti.   









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