LA TESTIMONIANZA

Franco Perlotto racconta l'ultima telefonata con Philipp Angelo

Sconvolto Franco Perlotto, gestore del rifugio Boccalatte-Piolti: «Mi ha detto che voleva scalare la nord»



BOLZANO. È sconvolto Franco Perlotto, alpinista, guida alpina, scrittore e gestore del Rifugio Boccalatte-Piolti alle Grandes Jorasses: non vuole credere che l’alpinista precipitato, ieri intorno a mezzogiorno dallo sperone Walker sulla parete nord delle Grandes Jorasses, sia il suo amico bolzanino, Philipp Angelo.

«Ci siamo sentiti - racconta - domenica al telefono: mi ha detto che voleva attaccare in solitaria la nord lungo la via Cassin, di cui quest’anno si festeggiano gli 80 anni della prima ascensione. Voleva sapere com’erano le condizioni e gli ho detto che erano buone. Non ci posso credere che sia finita così. Con Philipp ci eravamo conosciuti tre anni fa. Non era solo forte, era fortissimo. Una persona molto modesta, ma nel mondo degli alpinisti si era già fatto un nome. Solo pochi giorni fa parlavo con un gruppo di scalatori spagnoli, i più quotati del momento, e mi dicevano: oggi il più forte in Italia, è Philipp».

Lo scalatore bolzanino e Perlotto si erano visti l’11 agosto proprio al rifugio Boccalatte-Piolti, situato a 2803 metri su uno sperone di roccia, in un contesto mozzafiato: uno dei primi realizzati sul versante italiano del Gruppo del Monte Bianco e tornato in vita nel 2016 proprio grazie a Perlotto che ne ha preso la gestione. «Ci eravamo incontrati a Cervinia qualche giorno prima: lui tornava dal Cervino, dove aveva accompagnato un cliente russo. Mi aveva promesso che sarebbe passato a trovarmi anche quest'anno al rifugio e così è stato. È partito solo soletto dalla Val Ferret alle 5, è salito al bivacco Gervasutti ed ha continuato sulla Cresta des Hirondelles fino in cima alle Grandes Jorasses, poi è sceso per la via normale. Alle 15 era al rifugio per una pasta». Il suo obiettivo era però la nord, lungo la via Cassin. «È il sogno - dice ancora Perlotto - di ogni alpinista - assieme alla nord dell’Eiger e alla nord del Cervino».













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