Maria Giovanna Elmi: «La tv di oggi? È trash»

La popolare annunciatrice e conduttrice oggi alle 19 al Circolo Cittadino Nel suo nuovo libro c’è anche l’imprenditore bolzanino Stefano Podini



BOLZANO. La più amata dagli italiani, più della Cuccarini, ha gli occhi celesti. Quando con Mal e Tony Santagata faceva la valletta nel Dirigibile era "Azzurrina". Mike Bongiorno la chiamò a Sanremo nel '77 perché «è lei che tutti gli italiani vogliono sposare».

Maria Giovanna, non una pinup. I giornali, quando ne parlano, la chiamano ancora "la fatina". Perché faceva i programmi per i bambini ma anche perché con quella faccia un po' così, non poteva non esserlo, a prescindere.

La Elmi resta un sogno che non si smette di sognare. Anche adesso che ha un'età da signora. Un critico televisivo disse di lei: «Una fidanzata così, la si invita a casa e la si fa conoscere subito alla mamma».

La più famosa presentatrice Rai dell'ultimo trentennio (dal '74 per quindici anni) non ha mai detto una brutta parola. Neanche quando andò all'"Isola dei famosi", nel 2005 . E sì che lì i compagni di viaggio erano da angiporto. Dice adesso: «Colpa di mio papà. Una volta, da piccola, invece di dire "e adesso? ", dissi alla romana "e mò?". Lui mi guardò stupito: Maria Giovanna, l'italiano ha tante belle parole...». Questo miracolo della natura in un mondo educato su Facebook. ieri è stata ospite della nostra redazione. Quessta sera al Circolo Cittadino di via Grappoli alle 19 presenterà un suo libro (ingresso libero). Che, inevitabilmente, si intitola "Bellezza". Senza "la".

Dove nasce la bellezza?

Dalla misura.

Anche in una donna?

Soprattutto.

E poi?

Dalla curiosità. Dallo sguardo. Se è vivo una è bella sempre. Se è grigio non basta essere bellissime".

E in un uomo?

Non deve portare la canottiera.

Basta così?

Magari no, ma aiuta. Vuol dire tenersi bene. E poi la parola. Quando conobbi mio marito prima l'ho ascoltato poi l'ho guardato.

Dove è successo?

Eravamo con Osvaldo Bevilacqua per "Sereno variabile" tra l'Austria e Tarvisio. Lui (Gabriele Massarutto, stessa età) si mise a guidare la sua auto perchè il nostro pullmino era in panne e il sindaco del luogo mi disse: niente paura, mando qualche amico ad aiutarvi... Arrivò lui. Io ero stanca e lui parlava, parlava. Dalle sue parole sono passata ai suo occhi, nel retrovisore. Ma senza quelle parole...

Fedele?

Sempre. Quando succede di trovarlo, teniamocelo.

Ma con quel volto, sempre in tv, chissà quanti corteggiatori.

Tanti. E belli.

E pure famosi?

Una volta ero in Sicilia per un programma. Nell'albergo c'era anche Tony Curtis...

Uno bello bello...

Sì, ancora molto. Per agganciarmi disse: perchè non viene a nuotare, c'è anche Ester Williams?

E lei?

Non ci andai, arrivò un impegno improvviso. Solo che il giorno dopo mi dissero che lui girava per le sale col mio nome scritto a penna sulla mano.

E poi?

Stallone. Durante il film Rambo III mi fece arrivare nel deserto, dove giravano e mi fece salire su un cavallo.

Il suo volto era ovunque.

E sì. Quando vinsi il concorso per cinemodella Europa sorridevo per i dentifrici, Mcleens, Durbans. Prima di me il volto era quello di Solvi Stubing. Ricordate? La bionda della Peroni...

E la Rai?

Diversa allora.

Meglio di oggi?

Sono cambiati i tempi, è cambiata la Rai. È cambiata la società. E in tv c’è tanto trash. Inutile girarci intorno. Quando facevo i provini mi chiamavano "miss provino" perchè li facevo tutti. Nessuno mi raccomandava. Ma si assumevano anche le non raccomandate. Arrivai in via Teulada che non conoscevo neanche il numero civico. Ho chiesto il modulo per il concorso al portiere.

In precedenza?

Ero curiosa. Nel '66 la rivista Grazia fece un concorso per fotomodelle. L'ho fatta per tre anni. Poi un'amica mi disse: sai che hai una faccia da tv? È iniziato così.

Primo stipendio?

Trecentomila lire. Altrochè ingaggi milionari. Quando Mike mi chiamò a Sanremo, ero già "interna" Rai come si dice. Mi spostarono al Festival come da un programma all'altro.

C'era Grillo...

Non parlo di politica.

Meglio lui, Renzi o...?

Posso solo dire che Grillo, già da allora, spingeva forse un po' troppo sulla volgarità. Mah, forse è cambiato...

E Roma?

Ci sono nata, è bellissima.

Fanno di tutto per rovinarla.

Ma lei sarà più forte di chi ci prova.

E Tarvisio?

La mia nuova casa, da tanti anni. Ho conosciuto Gabriele lì, nell'86, l'ho sposato nel '93.

Terra di confine, come l'Alto Adige...

Laggiù come da voi ci sono ancora tanti ricordi di guerra, di divisioni tra la gente. Tarvisio è tra Slovenia e Austria. Tutto ricorda ancora la guerra. Ma molto si sta facendo per dire: bene, è passata, guardiamo avanti. Adesso si fanno le cerimonie per ricordare amici e nemici insieme. E anche a Bolzano, mi dicono. Bene. I confini dovrebbero tutti scomparire.

E il libro?

Ho scritto a tanti amici famosi: mandatemi qualcosa sulla bellezza. Da Arbore a Angela, dalle mie colleghe alle attrici famose, tutti hanno risposto, Ognuno a modo suo. Sono flash, si possono leggere senza fretta. Un'antologia su quello che tutti noi inseguiamo anche se non lo ammettiamo.

C'è anche un bolzanino?

Sì, è Stefano Podini. Per lui la bellezza è lo sport. (p.ca.)

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