Mercato degli artisti: sfrattato da Bolzano si trasferisce a Chiusa

In cinquanta dicono no alla nuova location di parco Stazione La vicepresidente: il Comune abusa della nostra immagine


di Davide Pasquali


BOLZANO. La prima edizione si tenne nel 1970 in piazza Duomo. Poi, dal 1971 al 2009, si svolse, apprezzatissima, in piazza Mostra, finché le pressioni di qualche esercente fecero sì che lo si spostasse in piazza Municipio. Da dove, quest’anno, dovrà sloggiare per far posto a un ristorante concesso, in base ad un incarico diretto, dal municipio e dall’azienda di soggiorno dopo che il relativo bando di gara per uno chef «stellato» era andato deserto. Stiamo parlando della RMA, la Rassegna mercato artistico, il più antico mercatino di Natale d’Italia. Cinquanta membri dell’associazione hanno detto un no deciso al trasferimento in piazza Stazione, e hanno così deciso di trasferirsi altrove. Per la precisione a Chiusa. Dove sono stati accolti, sono parole della vicepresidente Denise Vannucchi, «a braccia aperte».

«Abbiamo saputo per la prima volta che non avremmo più potuto insediarci in piazza Municipio a luglio, dai giornali. L’azienda di soggiorno ha ricevuto l’incarico di ridisegnare il mercatino, e così si è deciso di impedirci la piazza. Al parco stazione, come associazione abbiamo deciso di non trasferirci per una lunga serie di motivi: intanto noi siamo decine e decine, artigiani locali e del resto d’Italia, non professionisti, mentre al parco stazione erano previste in tutto soltanto venti casette, destinate anche ad altri». Inoltre, la rassegna è nota per una sua peculiarità legata ai tendoni rossi, con i banchi. «Avremmo dovuto rinunciare all’intera nostra attrezzatura, costata molto e comprata appositamente per adeguarci al trasferimento in piazza Municipio». Quindi, si andrà a Chiusa, dall’1 al 23 dicembre. Il mercatino di Natale chiusano è aperto solo nel finesettimana, gli artigiani/artisti ci saranno tutti i giorni, dalle 10 alle 19. Senza rammarico, si lanciano in un’altra avventura. Epperò, chiedono al municipio di smetterla di utilizzare la loro immagine, «come accaduto in un comunicato stampa del Comune del 21 settembre», per pubblicizzare l’evento di parco Stazione. «In foto siamo noi, usano il nostro nome, ma noi non ci saremo. Chiediamo al municipio di rispettare le nostre richieste».

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