MEZZOLOMBARDO

Sparano al cane con pallettoni da caccia

Mezzolombardo: l'animale trovato agonizzante in località Pineta. Salvato dal veterinario Guadagnini



BOLZANO. I commenti su Facebook si sprecano e non sono certo teneri. La notizia di un cane di Mezzocorona colpito da un pallettone da caccia e curato alla clinica veterinaria Zoolife di Mezzolombardo ha raccolto centinaia di commenti, con i quali la maggior parte si augura che il colpevole sia condannato ad una giusta pena.

Il protagonista involontario di questa storia è il cane Cico, un meticcio pastore di due anni, molto buono e dolce, che ha avuto la colpa di scappare da casa. La vicenda è successa giovedì sera. Nel suo girovagare, Cico ha avuto la sfortuna evidentemente di passare dove non doveva o entrare nel cortile di chi pensa che si possa reagire con un’arma contro un cane che semplicemente... fa il cane. Fatto sta che Cico viene trovato dai proprietari che lo cercano con apprensione, in località Pineta, con una bruttissima ferita sulla scapola, provocata da un proiettile: ha perso sangue ed il rischio è che la ferita possa infettarsi. Il cane è un paziente della clinica veterinaria Zoolife, di Roberto Guadagnini. 

Racconta il veterinario: «Cico è salvo per miracolo, perché il colpo è stato sparato da pochi metri e se non avesse preso l’osso della scapola, avrebbe raggiunto il cuore. Chi ha sparato, l’ha fatto per ucciderlo. L’abbiamo dovuto operare d’urgenza: un intervento lungo, non tanto per estrarre il proiettile, che era ben visibile, ma per ricostruire i muscoli della spalla, che sono stati tranciati. Una brutta ferita, che dovremo tenere sotto controllo, perché il rischio è che si infetti. Ci vorrà minimo un mese prima che possa tornare a correre e giocare come prima».

Il veterinario Guadagnini mostra il palettone

I proprietari hanno fatto denuncia ai carabinieri, che ora stanno conducendo le indagini per risalire al responsabile di questo gesto ignobile. Roberto Guadagnini riferisce che in un primo tempo, tra i tantissimi commenti postati sulla pagina Fb della clinica, si riteneva che il proiettile fosse di plastica, uno di quelli usati nel poligono di tiro. 

«Ma in un altro commento - precisa Guadagnini - mi hanno spiegato che quel proiettile è un pallettone, svuotato dei pallini. Questi possono essere indizi utili per risalire al responsabile, che rischia pene severe, visto che il maltrattamento agli animali è un reato penale». Il codice, all’articolo 544 - ter prevede infatti che chi per crudeltà o senza necessità cagiona all’animale lesioni o lo sottopone a sevizie è punito con la reclusione da 3 mesi a 18 mesi o con la multa da 5 000 euro a 30 000 euro. Inutile dire che il veterinario Guadagnini si augura che il responsabile venga individuato e chi abbia visto qualcosa collabori con i carabinieri di Mezzolombardo. Non solo perché lo sparo contro il povero Cico è ingiustificato, ma anche perché chi reagisce così è un pericolo anche per le persone.













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