Malles, richiesti al sindaco 24 mila euro di risarcimento 

Corte dei conti. Per la Procura, Veith avrebbe dovuto impedire il referendum sui pesticidi Domani la prima udienza davanti al giudice. Resta intatta la legittimità della consultazione


Sara Martinello


malles. La Procura della Corte dei Conti chiede a Ulrich Veith, sindaco di Malles, di rimborsare il Comune della somma di 24 mila euro, corrispondente a quanto speso per il referendum anti-pesticidi. L’esposto è stato presentato dall’avvocato Arthur Frei, spinto da un gruppo di agricoltori. Domani, a Bolzano, Veith presenzierà alla prima udienza di fronte al giudice della magistratura contabile.

L’esposto alla Corte dei Conti.

La richiesta arriva a seguito di un esposto presentato dall’avvocato bolzanino Arthur Frei, che già aveva assistito 44 agricoltori di Malles nel ricorso al Tar del 2016 con cui chiedevano di annullare l’interpretazione autentica dell’esito referendario del 2014, insieme alla modifica dello statuto comunale approvata dal consiglio di Malles il 16 luglio 2015 e il regolamento per l’uso dei pesticidi varato il 29 marzo del 2016, inserito nello statuto comunale dando piena attuazione al referendum. Quest’ultimo era stato un vero e proprio plebiscito: il 70% degli aventi diritto si era presentato alle urne, e il 75% aveva votato favorevolmente all’inserzione nello statuto del Comune del divieto di usare pesticidi come “fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, conformemente al principio dello sviluppo sostenibile”. Lunedì, l’ultimo capitolo dell’epopea ambientalista di Malles, con la richiesta al sindaco di rifondere le casse comunali dei costi della consultazione, cioè 24 mila euro.

La reazione del sindaco.

«Abbiamo fatto esattamente quanto previsto dal regolamento comunale sui referendum – replica Ulrich Veith –. Il procuratore ha detto che il referendum non era di competenza del Comune, e che io non avrei dovuto appoggiare questa istanza». In ogni caso, la richiesta di risarcimento non sconfessa la legittimità del referendum, sulla quale già l’apposita commissione si era già espressa favorevolmente per ben due volte, garantendo così la possibilità della consultazione. «Ora bisognerà vedere che cosa deciderà il giudice della Corte dei Conti. Domani sarà a Bolzano col mio avvocato per la prima udienza. Ma sono fiducioso, e non ho nulla da rimproverarmi: ho agito per il bene della comunità che rappresento», conclude Veith.

Il sostegno di una comunità.

A esprimere il proprio sostegno alla crociata di Veith, del farmacista Johannes Fragner Unterpertinger e dei tanti abitanti di Malles contrari all’uso di pesticidi, arriva “Rave”, opera che l’artista Erika Inger dedica a tutti loro con l’intento di sensibilizzare la popolazione e, insieme, di denunciare il problema della sempre più frequente morìa di insetti a causa dell’uso di fertilizzanti e antiparassitari. L’opera suggerisce l’agricoltura sostenibile come unica via possibile per cercare di fermare questa involuzione.













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