Inquinamento da metalli pesanti danneggia il cuore



(ANSA) - ROMA, 30 AGO - Così come fanno il fumo e l'obesità, anche l'esposizione a metalli pesanti legati all'inquinamento ambientale, come piombo e arsenico, aumentano il rischio di malattie cardiovascolari. La conferma del legame arriva da una revisione della letteratura scientifica che ha preso in esame studi precedenti condotti su un totale di 350 mila persone.    L'esposizione a metalli tossici ambientali, causata dai processi industriali, è diventata un importante problema di salute globale. Alcuni di questi come arsenico e cadmio, sono noti cancerogeni, ma ci sono sempre più evidenze che possano essere un fattore di rischio indipendente per le malattie cardiovascolari. Per indagare in merito, un gruppo di ricerca internazionale presso l'Università di Cambridge, ha esaminato i risultati di 37 studi epidemiologici precedenti. L'esposizione all'arsenico (e in misura minore del rame) è risultata significativamente associata a un rischio maggiore del 23% di cardiopatia coronarica e del 30% di malattia cardiovascolare.    Mentre piombo e cadmio erano associati ad un aumentato rischio di ictus, rispettivamente 63% e 72%. Nessuna particolare evidenza è stata dimostrata per il mercurio. I risultati, pubblicati sul British Medical Journal (BMJ), "rafforzano l'importanza, spesso non riconosciuta, dei metalli tossici ambientali nell'aumentare il rischio cardiovascolare, al di là dei fattori di rischio comportamentali, come il fumo, la cattiva alimentazione e l'inattività", commentano gli autori.(ANSA).   









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