Il Duomo semi-distrutto dalle bombe

Bolzano. Così sarebbe apparso il duomo di Bolzano a chi si fosse data la pena di fare una passeggiata in centro un’ottantina di anni fa. Oggi una visione come questa è impensabile, eppure era così. Gli edifici di Bolzano erano stati distrutti o danneggiati dalle bombe per il 62 per cento, e le chiese non erano state da meno: il duomo, i Francescani, i Domenicani erano stati distrutti per due buoni terzi, altri edifici sacri minori (tra cui la Madonna ...

QUANDO A BOLZANO SI CELEBRAVA LA “FESTA DEL LIBRO”

Gli italiani leggono notoriamente poco. Ma in questo periodo, di libri e di autori si fa un gran parlare: a Torino si è celebrato recentemente, affollatissimo, il “Salone del Libro”; nel suo piccolo anche Bolzano ne aveva uno ed ora ripropone una libreria che il prossimo fine-settimana celebrerà il primo anno della sua rinascita. E noi rievochiamo il passato e traiamo auspici per il futuro. Il ricordo va anzitutto alla “Festa del Libro” che durante ...


Una cerimonia “ottocentesca”

È il 12 luglio del 1926, ed in piazza Vittorio Emanuele III (oggi piazza Walther), si dà vita ad una cerimonia militare. Le divise hanno ancora un’aria ottocentesca: orpelli, frange, feluche, nappe e nappine. Gli ufficiali, anche se di peso consistente, montano ancora a cavallo. Alle spalle dell’apparato militare (e di autorità civili con il colletto inamidato e gli occhiali a pince-nez) si vede la base del monumento-fontana a Walther von der Vogelweide, ...

Sotto le volte di Castel Mareccio i potentati di anni non lontani

C’è voluta una mostra personale dedicata alla pittrice Giovanna Da Por Sulligi perché si potessero tornare ad apprezzare – sia pur per poco - i personaggi di un ciclo cavalleresco che riconduce in termini recenti storie di allora. Giovanna Da Por, bionda artista d’origine roveretana, già insegnante d’arte al liceo scientifico Torricelli, espone in questi giorni in castel Mareccio (XIII secolo). È una personale autobiografica dell’artista, che ricostruisce ...

Il calzolaio che avrebbe preferito un papa grasso

Tra il 19° e il 20° secolo la situazione politica nel circondario di Bolzano, vista a grandi linee, attribuiva all’attuale comune capoluogo una tendenza liberale e laica, mentre le sue odierne propaggini di Dodiciville e Gries erano comuni autonomi ad ispirazione agricola e cattolica. Quindi conservatrice. La “Volkszeitung” fu invece all’epoca un giornale di ispirazione socialdemocratica che iniziò le sue pubblicazioni nel 1892 ed interpretava le ...


Calamaio e pennino d'acciaio, la scuola del duce

Credo di poter dire che quella di oggi sia la generazione dei “cellulari”. Se ne vedono dappertutto, in mano a tutti, anche sugli autobus, e tutti a parlare nelle non poche lingue della ormai multietnica Bolzano. Colloquiano - i giovanissimi - con interlocutori lontani, le loro dita si muovono agili su minitasti tra i quali gli anziani si districano a fatica, compitando. No, i cellulari non sono più cose per gli odierni passeggeri dai capelli bianchi, ...

Passeggiando all’ombra di variopinti murales

Li chiamano graffitari, per nobilitarli li definiscono “writers”(una volta si latinizzava o si francesizzava, oggi dilaga l’inglese), non manca la definizione di imbrattatori, ma accanto a quelli che imbrattano veramente e sconsideratamente ci sono anche dei veri e propri artisti. Cancellare allora le loro scritte sui muri? Sì, ma quali? Non tutte, evidentemente. Ci sono, accanto ai vari “viva Quello” e “abbasso quell’Altro”, anche vere e proprie ...


Non più guerra e torna la pace, memorie da Cavalese e Nova Ponente

In questi giorni è uscito un mio libro dal titolo “Il Figlio di Hüttler” nel quale ricordo e descrivo i miei tre anni trascorsi al Colle e a Nova Ponente sul finire della guerra. Parallelamente il mio amico Alberto Pasquali – avvocato - mi ha allungato una sua memoria scritta che fa a sua volta riferimento a quel periodo. Ricordi che ormai si diradano, col diradarsi delle persone che quegli avvenimenti li hanno vissuti, mentre sarebbe interessante ...