Mikael Niem, musica rock  al circolo polare 

A volte si leggono libri nelle circostanze più strane e in luoghi che non c’entrano nulla. A me ad esempio è capitato di leggere, in Cina, un libro con uno strano titolo, che con la Cina non c’entrava nulla, che mi era stato regalato da un amico poco prima che partissi, e solo per questo era finito in valigia: “Musica rock a Vittula”, di Mikael Niemi (Iperborea, 2002, trad. Katia De Marco, poi ripubblicato da Feltrinelli). Un romanzo di formazione, ...


“The brutalist”, un film  sull’America e sul dolore 

The brutalist, il film diretto da Brady Corbet vincitore di tre premi Oscar 2025, per il miglior attore protagonista (Adrien Brody), per la colonna sonora (Daniel Blumberg) e per la fotografia (Lol Crawley), è un film sull’America, anzi, sul rapporto fra America e resto del mondo, e sul dolore, quello prodotto dalla Shoah, che non termina certamente con la chiusura dei campi di sterminio, e per estensione quello sempre prodotto dalla Storia sui singoli ...

Le “correzioni” e la Lituania scorretta di Franzen

“Le correzioni” di Jonathan Franzen (Einaudi, 2002, trad. Silvia Pareschi) è uno di quei romanzi che ho letto praticamente tutto d’un fiato, nonostante la lunghezza. Capolavoro della narrativa americana di inizio secolo, racconta la storia di una famiglia moderatamente disfunzionale, dove con “moderatamente” intendo una famiglia della classe media alle prese con problemi come matrimoni falliti, ambizioni lavorative frustrate, depressione, Alzheimer. ...


Filosofia minima  del pendolare 

I pendolari non sono dei viaggiatori”: questo un assunto contenuto nel libro nuovo di zecca di Björn Larsson, “Filosofia minima del pendolare” (Iperborea, tra. Andrea Berardini), che prende spunto da circa 40 anni di pendolarismo dell’autore fra Danimarca e Svezia (con treni, traghetti e bus) e in parte anche verso l’Italia (quindi con l’aggiunta dell’aereo). Chi scrive ha fatto il pendolare in vari momenti della sua vita: prima per motivi di studio ...


Perché il film su Dylan è bello, e va visto 

A complete unknow”, il film su Bob Dylan diretto da James Mangold, con Timothée Chalamet nei panni dell’artista, che ha ricevuto otto candidature ai premi Oscar, ha il merito di raccontare in maniera avvincente uno dei capitoli più importanti della cultura popolare della seconda metà del XX secolo. E di farlo sia a chi all’epoca, in qualche modo “c’era”, sia alle generazioni che sono venute dopo, comprese quelle più recenti, che di questi argomenti ...

La guerra  dimenticata  del Congo

Mentre scriviamo rimbalzano anche in Italia, nel disinteresse generale, le notizie sugli ultimi sviluppi della guerra del Congo, una guerra “ininterrotta”, se datiamo il suo inizio alla seconda metà degli anni 90, quando l’intervento nel paese dei Tutsi armati dal Ruanda (paese appena uscito a sua volta da un terribile genocidio) provocò la caduta del dittatore Mobutu. Il Congo, o meglio la Repubblica democratica del Congo, l’ex-Congo belga assoggettato ...