È sorprendente che Christiane Ritter, nata nel 1897, e morta addirittura nel 2000, a 103 anni, non abbia scritto null’altro a parte “Una donna nella notte polare”, pubblicato per la prima volta nel 1938 e diventato un classico della letteratura di viaggio, tradotto in numerose lingue (ultima edizione italiana a cura di Keller, 2020, trad. Scilla Forti). Questa sorta di diario testimonia infatti di un talento per la scrittura pienamente maturo, unito ...
"Chi dice e chi tace”, di Chiara Valerio, primo romanzo della scrittrice ad essere pubblicato per la siciliana Sellerio, candidato al Premio Strega 2024, è un libro strano e destabilizzante. Parla di temi molto attuali, persino di moda – innanzitutto l’amore fra donne, ma non un tranquillo amore di coppia – rinviando però continuamente il clou, o meglio, il disvelamento. Questo meccanismo del posticipo ne fa un “giallo” (come chiamiamo in Italia ...
Ci sono volte in cui la lunghezza di un romanzo è giustificata. Non sempre. A volte si ha l’impressione che nello scrivere un libro molto lungo l’autore cerchi di trasmettere l’idea che il suo è un lavoro importante, in grado di rivaleggiare con i grandi classici. Magari per nasconderne le debolezze di fondo Ne “I detective selvaggi” di Roberto Bolaño, pubblicato per la prima volta in Spagna nel 1996, pochi anni prima della scomparsa dello scrittore, ...
Philip Roth, l’autore americano che non ebbe il premio Nobel (cosa che desideravano i lettori di mezzo mondo) a volte riesce a stupirmi anche con i suoi romanzi meno noti, ad esempio “L’umiliazione”, il trentesimo della sua lunga produzione. Il che compensa i dubbi che ho nutrito molti anni fa nel leggere quello che è considerato il suo capolavoro, “Pastorale americana”. Dubbi generati non dallo stile, sempre inappuntabile, ma proprio dal contenuto, ...
Paesaggio senza umani di Paolo Di Paolo, edito da Feltrinelli, che ha corso per il premio Strega 2024, è un titolo che dapprima mi ha attratto, pensando di poterlo annoverare fra quei romanzi in cui...
Ogni tanto nei romanzi ritorna un’azione che, evidentemente, continua ad affascinare: quella di andarsene, di sparire. Come “Il fu Mattia Pascal” di Pirandello, ad esempio, che coglie al volo un’occasione per mettere in scena la sua morte e cercare di rifarsi una vita altrove, solo che alla fine quell’altrove non è un granché. In “Andarsene”, di Peter Stamm (Casagrande, 2022) non c’è nemmeno, non in maniera così esplicita, almeno, il disamore verso ...
Il mantra dei corsi di scrittura creativa è che la scrittura autobiografica o memorialistica per essere davvero efficace debba essere sincera fino in fondo, e per spiegarlo si adoperano metafore del tipo “deve affondare come un bisturi”, sottintendendo che sia molto difficile raggiungere certi livelli di sincerità. A me pare che non lo sia più così tanto, e che mai come ora gli autori di romanzi “affondino”, e non un bisturi, coltellacci. Prendete ...
Big Sur, pubblicato nel 1962 (1966 in Italia, Mondadori, trad. Bruno Oddera) è l’ultimo capitolo della lunga autobiografia in forma letteraria di Jack Kerouac che merita di essere letto. Dopo questo titolo, ci sarà un altro romanzo, “Vanità di Duluoz”, in cui l’autore ripercorre alcune vicende della sua tarda giovinezza, compreso il servizio prestato nella marina militare durante la Seconda guerra mondiale, prima di essere riformato e di iniziare ...
Oggi che del caso Moro si è detto, scritto, e girato (nel senso filmico del termine) di tutto e di più, al punto che gli scrittori devono ricorrere senza tema del ridicolo ad artifici un po’ improbabili per cavarne fuori qualcosa di nuovo, fa un po’ impressione ritrovarsi fra le mani “L’affaire Moro” (Sellerio, Adelphi), un pamphlet scritto a caldo da Leonardo Sciascia nel 1978. Innanzitutto, si riscoprono personaggi della vita politica di allora ...
Triste tigre di Neige Sinno (Neri Pozza, trad. Luciana Cisbani) è senz’altro uno dei romanzi del momento. A scriverlo è una donna, che ripercorre una storia di abusi subiti dal patrigno in un’età compresa fra i 7 e i 14 anni. A 19 la decisione, sostenuta dalla madre, di denunciare il suo stupratore, che finisce il carcere. Per Sinno l’inizio di una nuova vita, lontano dalla Francia, il suo paese natale, prima negli Usa e poi in Messico. Una nuova ...