Viabilità

A22: 170 mila auto in 3 giorni, l'incasso vale 1,5 milioni in più

Affari d’oro ma anche pesanti disagi causati dal pienone ai mercatini e sulle piste da sci. Domenica, giornata di controesodo, tutti in coda in autostrada e sulla Mebo


Antonella Mattioli


BOLZANO. Un lungo serpentone sulla strada della Pusteria; forti rallentamenti sulla MeBo. Tutti in coda da Chiusa in giù sull'A22; idem sull'arginale. Tempi di percorrenza inevitabilmente raddoppiati se non di più: da Bolzano a Trento invece di 40-45 minuti, domenica giornata di controesodo del ponte dell'Immacolata, s'impiegavano quasi due ore; da Trento a Verona invece di 50 minuti, 2 ore e mezza. Nei momenti più critici si è bloccato l'accesso al casello di Bolzano sud e le auto sono state deviate verso l'Oltradige, per non appesantire troppo l'autostrada. Parcheggi al completo e traffico intenso anche in città, ma senza la paralisi totale di sabato.«A spanne - anticipa Carlo Costa, direttore tecnico generale dell'A22 - calcoliamo che in questi tre giorni sull'A22 siamo transitati circa 170 mila veicoli: significa 55-56 mila al giorno; contro le 36-38 mila di media di una giornata normale. Parliamo di un incremento del 60%. Meglio del 2021 (+5-6%) quando per il ponte dell'Immacolata i veicoli transitati sull'autostrada erano stati 160 mila».

500 mila euro in più al giorno

In termini di incassi questi numeri come si traducono?«L'A22 ha un bilancio di circa 340 milioni di euro l'anno, significa circa un milione al giorno di incassi per i pedaggi. Questo ponte dell'Immacolata porta nelle casse circa un milione e mezzo in più: significa 500 mila euro in più al giorno (+60%)». Bilancio viabilistico, non solo economico, di questi tre giorni di fuoco?«Code, tempi di percorrenza notevolmente aumentati, ma si è riusciti - anche se è presto per fare bilanci, sarebbe preferibile aspettare domani (oggi, ndr) - a gestire al meglio i flussi, bloccando quando necessario, gli accessi e deviando le auto, per evitare la paralisi totale. Del resto, quando ci sono migliaia di veicoli in movimento, è inevitabile che si verifichino queste situazioni». È il prezzo che si paga al successo dei mercatini di Natale che quest'anno - addirittura più che in passato - ha portato in Alto Adige migliaia di turisti: si parla di circa 50 mila persone solo in città. A questo si aggiunge il tutto esaurito nelle località di montagna affollate dagli appassionati dello sci. Si lamentano i bolzanini e tutti coloro che non beneficiano direttamente del business legato appunto ai mercatini, ma per il resto il bilancio sembra essere più che positivo. Soddisfatti i turisti nonostante le ore di viaggio e i prezzi elevati; soddisfatti commercianti, ristoratori, impiantisti.

Stop al bivio Merano-Mendola

Pienone anche ieri in città; traffico intenso ma senza la paralisi di sabato. Al parcheggio Siberia - nei giorni festivi riservato solo agli autobus - sono arrivati una cinquantina di bus; parcheggi del centro tutti esauriti. «Poco dopo mezzogiorno e per circa un'ora - spiega Fabrizio Piras, comandante della Polizia municipale - abbiamo chiuso ponte Virgolo, perché ci siamo accorti che per bypassare le code in autostrada, c'era chi usciva a Bolzano nord e attraversava la città». Intanto, oggi l'assessore alla mobilità Stefano Fattor, si confronterà con i tecnici; domani ne parlerà in giunta: l'idea è di metter mano all'ordinanza, per evitare che si ripeta il caos di sabato quando molti automobilisti hanno aggirato i blocchi dei vigili a nord e sono entrare in città da sud, passando per la galleria di Castel Firmiano e poi, seguono le indicazioni del navigatore, immettendosi sulla via Castel Firmiano che porta alla rotonda Merano-Mendola. Risultato: la paralisi di Don Bosco, tutta via Druso e poi su lungo via Marconi per arrivare al cuore della città. «Non era mai successo - dice Fattor - e bisogna evitare che succeda di nuovo, per questo valuteremo l'opportunità di mettere un blocco all'altezza della rotonda Merano-Mendola per i non residenti. I turisti potranno eventualmente parcheggiare alla stazione di Ponte Adige e raggiungere in pochi minuti la città in treno».













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