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Achammer: «La Svp deve cambiare rotta, chi è ai vertici dev’essere al di sopra di ogni sospetto»

A Merano il congresso del partito di raccolta. Attacco a Giorgia Meloni: «Siete voi a dover cambiare». Listino “blindato” di governatore e segretario per le provinciali: «Vogliamo le migliori teste dell’Alto Adige» 



MERANO. "Non stimiamo chi non stima l'autonomia e non rispettiamo chi non rispetta le minoranze. Cari Fratelli d'Italia, non siamo noi a dover cambiare il nostro approccio, ma cambiate voi il vostro perché le minoranze sono una ricchezza per il paese". Lo ha detto il segretario Svp Philipp Achammer durante il 65° congresso della Volkspartei che si sta svolgendo oggi (3 settembre) al Kursaal di Merano.

"Non accettiamo affermazioni come quella di Giorgia Meloni che ha sostenuto che a chi non piace il tricolore può fare a meno dei milioni che arrivano da Roma", ha proseguito Achammer che ha espresso "rammarico per la caduta del miglior premier degli ultimi anni". 

"La Svp deve cambiare rotta", ha detto Achammer, che è dal 2014 alla guida del partito di raccolta dei sudtirolesi. "In questi anni - ha confessato - mi sono seriamente interrogato se ripresentarmi per un terzo mandato, poi ho deciso di non lasciare quando il ghiaccio diventa più sottile". Achammer ha chiesto scusa per "l'immagine data in questi mesi di un partito litigioso". Alla luce dei fondi che diminuiscono "serve una nuova disponibilità al compromesso, sapendo che non si può raggiungere sempre il massimo". Secondo il segretario, "la collaborazione tra conservatori e liberali è sempre stato il punto di forza della Svp. Non è perciò ammissibile la polarizzazione tra buoni e cattivi, vincitori e vinti. Dobbiamo tutti essere più umili". Secondo l'obmann, "chi sta in prima fila deve essere al di sopra di ogni sospetto. Doppiamo dare risposte a chi è preoccupato per il proprio futuro".

Achammer ha proposto una riforma dello statuto per garantire una presenza paritetica dei vertici di partito. Il segretario e il governatore potranno indicare per le provinciali un 'listino' blindato di dieci candidati, mentre il resto sarà nominato delle circoscrizioni. "Non si tratta di un'impostazione, ma della possibilità di candidare le teste migliori per l'Alto Adige". Achammer ha infine rivendicato un codice di correttezza per gli eletti e il potere decisionale per il segretario in caso di comportamento lesivo per il partito.













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