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Alto Adige, nel 2021 appalti pubblici per oltre 2 miliardi: l’82% a imprese locali

Oltre 63 mila contratti, in lieve aumento ma ancora non si è tornati ai livelli pre-Covid 



BOLZANO. Lo scorso anno le amministrazioni pubbliche dell’Alto Adige, dalle loro 600 stazioni appaltanti, hanno bandito appalti pubblici per un valore di 2.216,3 milioni di euro.

La crescita del 45,8 per cento rispetto all’anno precedente è ascrivibile soprattutto al settore dei servizi, con un incremento del 154,9 per cento, nonché ad un’importante procedura per l’assegnazione dei servizi di trasporto pubblico locale. Per quanto concerne le forniture si è registrata invece una flessione del 9,4 per cento rispetto all’anno precedente.

I dati sugli appalti pubblici nell’anno 2021 sono contenuti nel rapporto dell’Agenzia per i procedimenti e la vigilanza in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.

Anche nel 2021 gli appalti pubblici risentono delle conseguenze della pandemia, ma molto meno dell’anno precedente: in leggero aumento le procedure pubblicate dalle stazioni appaltanti, 63.149 contro le 61.102 del 2020. Non si è comunque tornati ai livelli dell’epoca pre-pandemia: nel 2019 gli appalti erano infatti stati 66.200. L’Agenzia per i procedimenti e la vigilanza in materia di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture parla per il 2021 di “un andamento più lineare rispetto all’anno precedente”, facendo riferimento al forte calo registrato nel secondo trimestre del 2020 proprio a causa del Coronavirus. L’andamento del numero di procedure ricalca quello del 2019, senza raggiungerne i valori.

Delle 63.149 procedure di appalto registrate dall’ultimo bollettino dell’ACP, la maggior parte è ascrivibile ai Comuni ed alle Comunità comprensoriali, con il 47,2 per cento. Seguono le stazioni appaltanti nei settori della ricerca e della cultura con il 27,8%. La Provincia, con 19.889 procedure rappresenta il 17,1% ma è la stazione appaltante che ha bandito l’importo più alto, complessivamente 1.320 milioni di euro, seguita dai Comuni (559,9 milioni di euro) e dai servizi sanitari e di assistenza (177,1 milioni di euro).

Il rapporto indica che, in termini numerici, la maggior parte dei contratti, l’82,6% delle procedure, è andata a imprese dell’Alto Adige. In termine d’importi, invece, la percentuale è del 73,8%: 91,8% per i lavori pubblici, 82,2% per i servizi e 35,9% per i contratti di fornitura.

L’analisi riguarda anche i modelli di procedura: gli affidamenti diretti (96,8%) e le procedure negoziate (57,9%) sono quelli più utilizzati per gli importi fino a 40 mila euro.













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