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Alto Adige, un lavoratore su 4 fatica ad arrivare a fine mese

La rilevazione Ipl: nel 2022 crescita stimata al 3,9%, ma cala la fiducia. E si prevede un aumento dei disoccupati



BOLZANO. A seguito della quarta ondata pandemica, cala lievemente in Alto Adige il clima di fiducia dei lavoratori dipendenti rilevato nel mese di dicembre, ma mai in misura paragonabile al primo lockdown del marzo del 2020. Lo rileva il Barometro dell'Ipl-Istituto promozione lavoratori.

"I primi mesi di quest'anno saranno ancora difficili, ma, già a partire dal secondo trimestre, la ripresa economica dovrebbe rafforzarsi", afferma il direttore Ipl Stefan Perini.

Ciononostante, l'Ipl invita alla prudenza e stima, per il 2022, un tasso di crescita economica per l'Alto Adige del 3,9%. Molti i fattori di rischio: l'andamento della pandemia, le difficoltà di approvvigionamento e non da ultima, l'inflazione.

L'indicatore che riflette l'andamento atteso per l'economia altoatesina nei prossimi 12 mesi mostra ora un valore pari a meno 2 (rispetto a più 16 ad autunno 2021). Previsto in aumento anche il numero di persone in stato di disoccupazione (il rispettivo indicatore scende da 0 a meno 7). Indipendentemente da ciò, il rischio di perdere il proprio posto di lavoro rimane contenuto e le possibilità di trovare un posto di lavoro equivalente relativamente positive.

La capacità dei lavoratori dipendenti di arrivare a fine mese con il proprio stipendio è in peggioramento. Attualmente, il 26% dei lavoratori dipendenti afferma di incontrare difficoltà ad arrivare a fine mese. "Le preoccupazioni dei sindacati in Alto Adige - sottolinea il presidente Ipl Dieter Mayr - sono attualmente due: l'eventuale mancanza di personale nella produzione e nei servizi per effetto dell'obbligo vaccinale sul posto di lavoro a partire dal 15 febbraio e l'aumento del costo della vita per le famiglie in Alto Adige, per effetto dell'aumento dell'inflazione. Aumentare il contributo per gli affitti e il reddito sociale minimo sarebbero interventi importanti e giusti da parte della politica. Tuttavia, indipendentemente da ciò, i sindacati avanzeranno anche chiaramente la richiesta di aumenti salariali". "È assolutamente comprensibile che sullo sfondo della quarta ondata pandemica il clima di fiducia delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti in Alto Adige sia nuovamente calato - commenta l'assessore al lavoro, Philipp Achammer - C'è comunque motivo ci guardare con fiducia all'anno appena iniziato. Per il 2022 si prospetta un andamento simile a quello visto nel 2021: un avvio dell'anno difficile, a cui seguiranno mesi migliori". (ANSA). YD7-WA













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