il delitto

Appello per l’omicidio Caciula: proposto un concordato a 7 anni e 8 mesi

Ci sarà una nuova perizia di Daniel condannato in primo grado a 10 anni per l’uccisione della zia Nicoleta a Brunico



BOLZANO. La Corte d'assise d'appello di Bolzano ha disposto oggi, 18 febbraio, un supplemento di perizia psichiatrica per Daniel Caciula, il giovane di 25 anni a processo per avere ucciso sua zia Nicoleta.

L'omicidio avvenne il 17 luglio 2018, nell'appartamento della donna a Brunico.

Al perito, lo psichiatra Luciano Magotti, viene chiesto di valutare la pericolosità sociale di Caciula, aggiornando così la perizia di tre anni fa, quando lo stesso Magotti valutò Caciula seminfermo di mente.

Questa conclusione non fu però condivisa dalla giudice dell'udienza preliminare, Carla Scheidle, che condannò Caciula a dieci anni di reclusione.

Ora, in occasione del processo d'appello, la difesa, sostenuta dall'avvocato Angelo Polo, ha proposto assieme alla Procura generale un concordato, cioè un patteggiamento in appello, che prevede una riduzione di pena fino a 7 anni e 8 mesi.

A questo accordo tra le parti si è giunti accogliendo il motivo di appello relativo alla seminfermità mentale di Caciula (non riconosciuta in primo grado) e rinunciando agli altri motivi. La Corte ha disposto l'aggiornamento della perizia psichiatrica e, successivamente, deciderà se accogliere il concordato. 













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